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Del Debbio fa il duro e asfalta Grillo: “Sei un poveraccio senza cog***ni” (Video)

by Vittoria Fiore
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Del Debbio Grillo

Roma, 11 set – Ieri sera è partita la nuova stagione di Dritto e rovescio, il talk show di Rete4 condotto da Paolo Del Debbio, distintosi più volte per i suoi toni trash. E anche stavolta sono volate parole grosse. A pronunciarle è stato il conduttore stesso, che se l’è presa nientemeno che con Beppe Grillo. Tutto nasce da un incidente avvenuto qualche giorno fa: un giornalista di Dritto e rovescio, Francesco Selvi, si era avvicinato al garante del M5S per fargli una domanda su Giorgia Meloni, ma Grillo non l’ha presa bene e l’ha spintonato. Risultato? Il cronista è scivolato giù dalle scale e ha rimediato una distorsione al ginocchio con cinque giorni di prognosi.

https://www.youtube.com/watch?v=CCoC9Hta9ZY
Il video in cui Grillo spintona il giornalista di Dritto e rovescio

«Grillo, sei un corruttore di costumi»

Ora, nella puntata di ieri, Del Debbio ha fissato la telecamera parlando direttamente a Grillo. E gliene ha dette di tutti i colori: «Innanzitutto va la nostra solidarietà al nostro inviato Francesco Selvi – esordisce il conduttore – che non meritava di essere buttato giù dalle scale da un leader, addirittura politico, da un fondatore del M5S, che ha addirittura una piattaforma che si chiama “Rousseau” che penso l’abbia presa da Jean Jaques Rousseau. Grillo, Rousseau elogiava il “buon selvaggio”, non il “cattivo selvaggio”, cioè quello che sei stato tu in questa occasione. Perché il buon selvaggio di Rousseau era la persona che non era corrotta dai costumi, invece tu sei un corruttore di costumi in questo caso, perché un leader politico non tira giù da una scala un giornalista».

Del Debbio senza freni

Detto questo, Del Debbio alza il tiro: «Poi perché te la prendi con i giornalisti? Con tutti i giornalisti, ma in particolare con i miei. Rifattela con me! Io vengo da un quartiere popolare di Lucca, non so da dove vieni tu, a me non mi fai paura, caro Grillo. Non è che ti sto minacciando, perché non meriti, sei un poveretto, che non meriterebbe neanche tutte queste parole se non ci fossero di mezzo cinque giorni di ospedale per un giornalista». Ma non è finita qui: «Quindi – conclude il conduttore – a me mi fai un baffo, perché il problema non è mio ma è tutto tuo, caro Grillo, perché della tua esistenza, della vita che fai che sono c**zi tuoi, però quando vuoi attaccare qualcuno, se non hai sotto due “noccioline”, ma due cog***ni, attacca quelli tipo me, che sono più forti, ma non perché sono più bravo di Selvi, ma perché conduco una trasmissione e veramente a me non mi fai nulla, perché se ti comporti così sei veramente un poveraccio. E per te ho speso anche troppe parole».

Vittoria Fiore

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