Roma, 31 mag — «L’Italia non è un Paese omofobo. Perciò non abbiamo bisogno di una legge così stupida, come il Ddl Zan»: la trans di origine turca Efe Bal smonta il disegno di legge contro l’omotransfobia in una lunga intervista rilasciata a La Verità. Dopo Platinette ecco un altro esponente del mondo Lgbt in aperto contrasto con il Ddl che sta spaccando in due l’Italia.

Efe Bal: l’Italia non è un paese omofobo

«Vivo in questo Paese da 21 anni e faccio la prostituta. Dovrei essere già morta, se fosse vero quello che dicono i sostenitori del ddl Zan», attacca Efe Bal. Le associazioni Lgbt e la sinistra dicono «Che l’Italia è un Paese omofobo. Transfobo. Razzista, che si respira odio nell’aria». Ma per la modella non è così: «No. Io vivo felicemente in pieno centro a Milano, nello stesso palazzo da 21 anni. Tutti mi conoscono. E tutti mi hanno accettata. L’Italia è un Paese meraviglioso, in cui basta veramente poco per vivere tranquillamente».

“Se i gay non sono felici qui, se ne vadano altrove”

«Ma si sa perché i piddini vogliono il Ddl Zan e lo ius soli?», le viene chiesto. La sua risposta è tranchant: «Perché gli italiani non li votano più. E allora sperano nei gay e negli stranieri». Efe Bal non perde l’occasione per lanciare qualche frecciata alla sua nemesi, Vladimir Luxuria: «Mi dà fastidio chi parla dell’Italia in questi termini. A partire da Vladimir Luxuria, che dovrebbe ringraziare questo Paese per avergli consentito di essere il primo transgender in Europa eletto in Parlamento». L’Italia, per Efe Bal, è un Paese amichevole nei confronti delle persone trasngender. «Se i gay non sono felici, prendano un aereo e vadano nei Paesi musulmani. Magari si vergogneranno di parlar male dell’Italia. Sa che c’è? Dovremmo essere tutti dei populisti. Nel senso che dovremmo amare questo Paese, in cui viviamo liberamente e senza tabù».

Bal dichiara poi la sua avversione per le manifestazioni come il Gay pride. «Non partecipo a quelle manifestazioni. Non è che al Gay pride si presentino in modo da far capire che sono degni, che so, di adottare un bimbo e farlo crescere bene. Ho una foto che parla da sola». Del resto, per sua stessa ammissione, Efe Bal «sostiene la destra e Matteo Salvini». E si spinge ancora più in là: «Su questi argomenti ormai condivido le idee di Mario Adinolfi».

Siamo nati da una famiglia tradizionale

La modella conclude sottolineando nuovamente l’inutilità del Ddl Zan. «Quando vedo un bambino, voglio poter chiedere se somiglia a mamma e papà. Ricordiamoci di una cosa: tutti i froci, gli omosessuali, transessuali, bisessuali, tutte le lesbiche del mondo sono nati da una famiglia tradizionale. Io ho una mamma e avevo un papà, che purtroppo è morto di Alzheimer. E anche Vladimir Luxuria è nato da un papà camionista e da una mamma casalinga». E poi, conclude, «le famiglie arcobaleno: chi le tocca?»...

Cristina Gauri

Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.

 

La tua mail per essere sempre aggiornato

Articolo precedenteLo scetticismo dei forti: i 150 anni di un filosofo dimenticato, Giuseppe Rensi
Articolo successivoZangrillo senza freni: “Mascherine all’aperto? Gregge di beoti!”
Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

2 Commenti

  1. Non dovrebbe nemmeno avere voce in merito visto che non è nemmeno italiana…tornasse lei in Turchia se non vanno bene le bataglie per le persone lgbt in Italia.

Commenta