Roma, 22 ago – La Riviera Romagnola non è più la stessa. Tra fatti di cronaca, criminalità e baby gang qualcosa sembra essersi rotto. A notarlo è perfino il rapper milanese Emis Killa, che entrato a gamba tesa sulla questione con un tweet durissimo in cui paragona Riccione a Marsiglia.
“Riccione come Marsiglia”, il tweet di Emis Killa
Questa volta a scagliarsi contro il degrado e la mancanza di sicurezza non è un vecchio benpensante o un antipatico bacchettone, ma un giovane ragazzo che di certo non viene dalla Milano bene. Emis Killa si era esibito a Riccione proprio una decina di giorni fa, così ha affidato ai social il proprio: “Tanto per rimanere in tema, Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavano lì a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18 se sei un bravo ragazzo devi aver paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono”.
Il paragone con Marsiglia non è casuale. In un’inchiesta apparsa su Insideover, la città della Costa Azzurra è stata definita la “capitale della violenza” di Francia. Tra i problemi più radicati, citati dall’articolo, c’è quello del “narcobanditismo”, ovvero quella “realtà criminosa composta da bande di strada e cartelli organizzati i cui membri sono prevalentemente magrebini e che si è imposta sui quasi estinti milieu autoctoni per via di ragioni demografiche e, non meno importante, perché spaventevolmente feroce e sfrontata”.
Insomma, con qualche anno di ritardo rispetto alla Francia, anche qui in Italia si comincia a far sentire il fenomeno delle baby gang e della cosiddetta “generazione banlieu”. Atti di violenza e criminalità sempre più gratuiti, portati avanti da gruppi di giovanissimi, per lo più italiani di seconda generazione provenienti dal Nord Africa. Emblematico è stato il caso della Notte Rosa di Rimini, per rimanere sempre in Riviera, quando la città era stata messa a ferro e fuoco da gruppi di baby gang.
La risposta del sindaco di Riccione
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Riccione, Daniela Angelini, che però sembra preferire ignorare il problema e cestina immediatamente le critiche: “Non so che film abbia visto e da quanto Emis Killa non venga a Riccione. La sua descrizione non corrisponde a ciò che è la nostra città quest’anno. Sono sindaco dalla metà di giugno e la sicurezza è sempre stata una priorità della nostra giunta. Invito Emis Killa a venire a Riccione in questo periodo, dopo le 18. Così può rendersi conto di essersi fatto un’idea sbagliata”.
Michele Iozzino