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Enrico Ruggeri sulla donna uccisa al Congresso: “Spero che qualcuno si inginocchi per lei”

by Cristina Gauri
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enrico ruggeri

Milano, 8 gen – Enrico Ruggeri interviene sulla morte di Ashli Babbitt, la veterana Us Air Force uccisa dalla polizia con un colpo sparato a bruciapelo durante l’occupazione del Congresso da parte dei sostenitori di Trump.

Il coraggio di Enrico Ruggeri

Uomo libero, fuori dal coro, Ruggeri non ha mai paura di esprimere opinioni scomode in netta opposizione a quel pensiero unico che sembra ormai tenere saldamente in ostaggio il mondo dello spettacolo italiano. Lo ha dimostrato anche questa volta, twittando a proposito dell’uccisione a sangue freddo di una donna disarmata, che per 14 anni aveva servito il proprio Paese; una morte per la quale nessuno si inginocchierà come avvenne per quella del criminale George Floyd. «Al di là dei giudizi politici, spero che qualcuno si inginocchi anche per questa donna. La nostra società deve ritrovare la pietas», ha scritto.

La vita di Ashli non conta

E’ chiaro il riferimento di Enrico Ruggeri all’assordante silenzio del mondo progressista, che piange per le sorti delle donne solo se queste sono di sinistra o immigrate (ma non se vengono uccise da un altro immigrato. In tal caso la morte cade nel dimenticatoio). Per tutte le altre, vi è l’oblio, quando va bene: quando va male, come nel caso della Babbitt, il sensibile mondo buonista scatena la tempesta di odio social a cadavere ancora caldo: «Ben gli sta e alla grande. Se l’è cercata!», «Qualcuno direbbe: se stava a casa respirava ancora…», «Ce ne faremo una ragione». E ancora: »Non puoi pensare di fare quello che hai fatto e che non succeda nulla» sono alcuni dei commenti più «leggeri» apparsi in questi giorni a proposito della morte della Babbitt.

Era una donna bianca e se l’era cercata, quindi la sua vita non conta. La Boldrini non si inginocchierà come avvenne per Floyd, del resto la Babbitt era una pazza complottista e sostenitrice di Donald Trump. Non indossava nemmeno la mascherina, quindi era sicuramente «negazionista» e indegna di una qualsiasi forma di rispetto. Bravo quindi – come sempre – a Enrico Ruggeri, unica voce che anche stavolta è emersa dal grigio coro degli asserviti, con il suo stile ponderato ma diretto e senza peli sulla lingua.

Cristina Gauri

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3 comments

Demetrio merlo 8 Gennaio 2021 - 5:14

Condivido con Ruggeri.. La Boldrini si inginocchia solo davanti ai negri.. In silenzio perché non può parlare..

Reply
jenablindata 11 Gennaio 2021 - 9:06

quoto ruggeri:
da tanto mi sono reso conto che la cosidetta “cultura” è quasi totalmente in mano o succube
di una ideologia depravata che antepone l’appartenenza a questa o quella setta
al comune essere umano.

quello di cui questa gente NON si rende conto,è che è un boomerang:
fino a pochi anni fa io ero neutro verso quasi tutte le idee…
ma a forza di sentirmi ostracizzato,disprezzato,offeso
sminuito ecc per le mie,
sto cominciando a NON RICONOSCERE più lo status di “essere umano”
ad intere categorie di persone,in base alle LORO idee.

ed è una cosa GRAVISSIMA,quando questo modo di pensare si diffonde ad intere fasce della popolazione….

perchè quando vedi l’altro solo come un nemico e non un essere umano,
la cosa si fa MOLTO SCOMODA,in tempi in cui basta un’alzata di ciglia e si rischia di esplodere per la rabbia accumulata.

a questo non pensano mai,i sinistrati nel cranio?

Reply
Maria Pia Rocco 11 Gennaio 2021 - 10:45 Reply

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