Moncalieri, 11 apr. – Era uscito dal carcere con l’obbligo di firma. Ci è rientrato dopo 48 ore con l’accusa di violenza sessuale. Lui si chiama Matthew, ha 26 anni ed è di origini nigeriane. Domenica ha palpeggiato una ragazza di 15 anni che stava portando a spasso il suo cagnolino. La ragazza, spaventata, si è messa a gridare e i vicini, allarmati dalle sue urla hanno chiamato i carabinieri. Quando gli agenti sono intervenuti, il nigeriano ha aggredito uno di loro, che è finito in ospedale. Le botte prese sono state giudicate guaribili in 6 giorni.

Più o meno lo stesso clichè della settimana prima, quando ancora una volta i vicini di casa avevano chiamato i carabinieri. Le urla, in quel caso, arrivavano dall’appartamento dove abita da qualche mese il nigeriano, una palazzina popolare situata nella stessa via dove si è consumato il palpeggiamento della 15enne. L’uomo stava litigando con una ex prostituta di 21 anni che sarebbe stata presa a calci e a pugni perché si rifiutava di tornare sulla strada, come invece avrebbe voluto il nigeriano.

Quando i carabinieri sono intervenuti l’uomo, che da tempo vive in Italia da regolare e con permesso di soggiorno, ha aggredito gli agenti. È finito in manette e nell’udienza di convalida del fermo avvenuta lo scorso 8 aprile, è stato confermato l’arresto che prevedeva la scarcerazione con l’obbligo di firma. L’uomo ha firmato una sola volta, dato che 48 ore dopo essere stato scarcerato ha peccato di recidiva.

 

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