Cortina, 19 lug – Centinaia di persone si sono radunate in un palcoscenico naturale, teatro di alcuni dei più sanguinosi ed eroici episodi della prima guerra mondiale, per assistere all’annuale esercitazione organizzata al termine dei corsi alpinistici primaverili dal Comando truppe alpine di Bolzano .
Le brigate alpine “Taurinense” ed “Julia” in collaborazione con il Centro di addestramento alpino di Aosta, gli alpini paracadutisti del 4° rgt, gli incursori del 9° rgt, i paracadutisti del 185° rgt e l’aviazione dell’esercito hanno dato vita ad una prova spettacolare alle quale hanno preso parte oltre 400 militari. I reparti alpini si sono cimentati in attività volte ad accertare la preparazione raggiunta sia in campo tecnico alpinistico, sia in campo tattico/operativo, in operazioni complesse come il recupero elicotteristico in hovering, la discesa con la corda e la progressione su via ferrata. In particolare: progressione di arrampicata su vie in roccia; soccorso in parete; recupero di infortunato tramite verricello; progressione di una compagnia Alpini in assetto tattico su via ferrata; traversata aerea; atto tattico a livello plotone.
Il generale Alberto Primicerj, ha parole di elogio per i suoi soldati: “Sono fermamente convinto che chi sa vivere e sopravvivere in ambiente montano, sia estivo che invernale, chi sa operare e muoversi in questo ambiente, con opportuni accorgimenti ed adattamenti è in grado di farlo ovunque. Sia come carattere che come spirito di squadra, di corpo o di plotone ha un addestramento che gli altri non hanno. Siamo a casa, siamo in quelle valli ed in quelle montagne che ci hanno visto nascere, che ci hanno visto combattere durante la prima guerra mondiale, che hanno visto le nostre caserme e che hanno visto i ragazzi di queste vallate indossare con orgoglio nel corso degli anni e dei decenni questo cappello (alpino)”.
Unica nota negativa della giornata è stata il ferimento di un militare spagnolo che è rimasto colpito da una scarica di massi mentre procedeva all’ascensione su una via rocciosa sul gruppo delle Tofane. Recuperato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, il giovane è stato portato in ospedale con sospetto trauma cranico.
Luca Repentaglia
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