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Feltri trolla i seguaci di Greta: “Ieri a Bergamo ha nevicato”. E loro impazziscono

by Cristina Gauri
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Bergamo, 7 nov – Ogni giorni gli italiani si alzano e sanno che ad attenderli ci sarà un tweet del re dei troll Vittorio Feltri. E ogni giorno il direttore di Libero non li delude. “Segnalo a Greta che forse a causa del surriscaldamento del pianeta, ieri a Bergamo è nevicato“, ha cinguettato stamattina.

Adolescente scriteriata

L’antipatia di Feltri per la sedicenne svedese e il suo millenarismo para-religioso, ricoperto da una patina di ambientalismo d’accatto, non è una novità: già a settembre le aveva dedicato un editoriale al vetriolo in cui  spiegava che “Chi scopre nel 2019 che il tempo è variabile di anno in anno è un povero allocco che si adegua alle mode chiamiamole pure culturali sebbene di culturale non abbiano niente”, ricordando come “Neanche un telegiornale, non un opinionista (allora fortunatamente non ce ne erano) ti ammorbava con previsioni catastrofistiche sui destini del pianeta”. Il direttore di Libero proseguiva descrivendo Greta come una “adolescente scriteriata che impose all’Italia e all’Europa di spegnere il mondo in fiamme”, lei e i “suoi numerosi seguaci rimbecilliti continuano a intossicarci l’anima con prediche di stampo ecologista”.

Gretini di nome e di fatto

E a proposito dei numerosi seguaci rimbecilliti, stamattina il tweet del giornalista orobico ha fatto letteralmente saltare i nervi ai sostenitori della Thunberg, che numerosissimi si sono affrettati a contestarlo con toni più o meno accesi. “Volevi fare un tweet ironico e non hai capito che se ieri ha nevicato, dopo che ci sono staiti 25° fino a due giorni fa proprio per il surriscaldamento climatico“, spiega con spocchia un’utente. “Solo i deficienti non hanno ancora capito che riscaldamento globale non significa l’assenza di precipitazioni e freddo”. le fa eco un altro. Il tutto senza voler capire che al direttore di Libero, in tutta probabilità, non frega nulla dell’accuratezza scientifica della propria affermazione: il suo intendo era semplicemente quello di rompere beffardamente le scatole, cosa che gli riesce sempre alla perfezione: e che i “deficienti” che ci sono cascati anche stavolta, semmai, sono proprio i gretini. Di nome e di fatto.

Cristina Gauri

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1 commento

Sergio Pacillo 8 Novembre 2019 - 11:53

Anche se Bergamo fosse sprofondata nella neve, i gretini rimangono gretini.

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