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Festa del papà cancellata, ora la scuola fa dietrofront: “Trovato compromesso”. Non ci voleva molto

by Cristina Gauri
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Roma, 18 mar — Travolta dalle polemiche, ha cambiato idea. La preside della scuola materna di Viareggio che aveva sospeso i laboratori per la Festa del papà al grido di «Dobbiamo renderci conto che viviamo in una società diversa da quella di 50 anni fa», ha trovato una soluzione condivisa per non scontentare nessuno: l’esigua minoranza di bambini «senza padre», che si era lamentata della discriminazione, e la maggioranza, quella che il papà ce l’ha e si ritrova esclusa dai giochi «intersezionali» dell’inclusione perché troppo in alto sul gradino del «privilegio»  (come esso viene inteso dai progressisti).

Festa del papà cancellata, la preside ci ripensa

Il caso, per chi non lo avesse seguito, è esploso alcuni giorni fa, quando la direttrice della scuola d’infanzia Florinda, Barbara Caterini, aveva annullato un laboratorio che si sarebbe dovuto tenere in occasione della ricorrenza legata al 19 marzo: accompagnati dai padri, i piccoli avrebbero dovuto realizzare dei lavoretti. Una giornata a lungo attesa da papà e bimbi, giudicata discriminatoria da alcuni genitori che «non trovavano giusto che dei bambini venissero esclusi dall’attività e indirizzati da un’altra parte».

La maggioranza non sta in silenzio

«Ho trovato le loro lamentele condivisibili — ha spiegato Barbara Caterini — perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà». In questi casi i «buoni», quelli dalla parte degli oppressi, hanno una soluzione rapida: togliere, cancellare, sottrarre, eliminare le sfumature a favore di un uniforme, rassicurante tono grigio.

Ma la maggioranza questa volta non è stata silenzio: «Veniamo da tre anni di Covid in cui non era possibile fare nulla. Ci sono bambini che sono all’ultimo anno e che aspettavano in gloria questo giorno per condividere un po’ di tempo con il loro papà. Fra l’altro ci sono anche famiglie in cui il padre per motivi di lavoro ha poco tempo da dedicare ai figli e quello era per lui e per il figlio un momento importante».

Il compromesso

Monta la protesta sui social, i media danno spazio alla notizia, la Caterini è travolta dalle —assai circostanziate — critiche. A quel punto appare necessario convocare genitori e insegnanti per un’assemblea in cui le parti si sono potute confrontare al netto dei diktat della direttrice. Il risultato è un compromesso che soddisfa tutti: il ripristino del laboratorio posticipato a fine mese, «nella settimana dal 27 al 31 marzo dalle 10 alle 11; il laboratorio valorizza la genitorialità e consiste in un percorso emozionale condiviso tra padre e figlia o figlio», spiega Caterini.

«Parallelamente si svolgeranno altre attività di laboratorio di musica, psicomotricità funzionale, arte». Oltre ai papà verranno ammessi mamme, nonne e zii che accompagneranno, se lo desiderano, quei bimbi che non hanno un padre con cui festeggiare. Non ci voleva molto, comunque, a trovare una soluzione condivisa, che accettasse tutti nelle diversità e complessità: bastava un  piccolo sforzo di volontà.

Cristina Gauri

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2 comments

fc 18 Marzo 2023 - 5:47

Siamo tornati a chi ne fa le veci. E non le feci come si soleva dire tra ometti perfidelli.

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hrd 18 Marzo 2023 - 6:36

Nessuno può capire lo schifo politico che prolifica in quella città diventata purtroppo un cesso oramai da anni.

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