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Firenze, la protesta degli ambulanti. Oltre 1.300 furgoni in corteo: “Mai più mercati chiusi”

by Saverio Di Giulio
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Roma, 8 apr – Oltre 1.300 furgoni di altrettanti ambulanti toscani si sono mobilitati ieri con due appuntamenti nella stessa giornata: ‘Mai più mercati chiusi, #ilmiolavorounicoristoro’. Sono partiti dal mercato di Pistoia per raggiungere, in centro a Firenze, la sede della Regione Toscana. Una giornata di protesta per dire basta alle mancate riaperture, chiedere interventi di sostegno concreto al settore e l’attivazione di un tavolo di crisi per il commercio ambulante. Ad organizzare la manifestazione l’associazione Assidea, nota per aver concluso vittoriosamente la battaglia per l’esclusione della propria categoria dalla tagliola della direttiva Bolkenstein.

Firenze, il sostegno alla protesta degli ambulanti

Dal palco hanno preso la parola Vittorio Sgarbi, con un discorso molto simile a quello tenuto due giorni fa in piazza di Monte Citorio a Roma. Nonché i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia guidati dal capogruppo Francesco Torselli, Gianluigi Paragone di Italexit, Il consigliere regionale Marco Landi della Lega e il deputato del Movimento 5 Stelle Ivan Della Valle. Presenti in piazza numerosi rappresentanti di centrodestra e una delegazione di CasaPound Italia. Assente il Partito Democratico, nessuno del centrosinistra è sceso in piazza a parlare con gli ambulanti, nonostante le richieste avanzate al presidente Giani.

A margine dell’evento, il presidente di Assidea Alessio Pestelli ha espresso la propria soddisfazione: “Un’adesione altissima da tutta la Toscana come mai si era vista per il nostro settore e che dimostra come quello delle mancate riaperture e delle mancate misure strutturali di sostegno sia un problema reale, urgente e non più rinviabile. Manifestiamo per chiedere la riapertura immediata di tutti i mercati per tutte le categorie merceologiche – ha dichiarato – oltre all’annullamento del pagamento suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, un anno bianco dal punto di vista fiscale con interventi sulla parte contributiva.”

Torselli: “Chiusure mettono in ginocchio i lavoratori”

Quella delle riaperture è una richiesta che ha trovato d’accordo il consigliere regionale Francesco Torselli di Fratelli d’Italia: “Abbiamo accettato ogni tipo di restrizione ma dopo 14 mesi è evidente che non è con i soli divieti che si risolve la situazione. E’ cambiato governo ma le assurdità imposte dal precedente esecutivo rimangono. Non esistono evidenze scientifiche per cui i mercati all’aperto siano luoghi di diffusione del coronavirus, eppure gli ambulanti di tutti i settori merceologici sono costretti a non lavorare quando la loro Regione diventa rossa. Chiediamo a Governo e Regione Toscana di rivedere quanto prima questa assurdità che sta mettendo in ginocchio dei lavoratori già duramente provati dalla crisi economica. Da oltre un anno sono chiusi mercati, ristoranti, cinema e palestre eppure la pandemia non si ferma – ha concluso Torselli – ci chiediamo perché il governo Draghi continui a intervenire danneggiando i cittadini che vogliono solo lavorare”.

Saverio Di Giulio

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