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Nasce Infomigrants.net: come l’Ue ci dà le istruzioni per farci sostituire

by Emmanuel Raffaele
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Infomigrants Roma, 31 mar – E’ già online, disponibile in tre lingue (inglese, francese ed arabo) e nasce dalla collaborazione tra France Médias Monde, Deutsche Welle e la principale agenzia di stampa italiana Ansa, che hanno realizzato il progetto anche grazie ai finanziamenti dall’Unione Europea.

“Infomigrants”, è spiegato sul portale, “è un sito di informazioni e notizie per migranti in ogni momento del loro viaggio: quando si trovano nel loro paese d’origine, lungo la strada, o nei posti dove sperano di iniziare una nuova vita”. Il tono, nonostante l’approccio giornalistico, è quello della tipica retorica sull’accoglienza: “le persone hanno sempre viaggiato in cerca di un futuro migliore“, si legge ancora nella sezione dedicata alla presentazione del sito, con una sponda chiara al concetto di porte aperte perché, come amano ripetere i progressisti, è inevitabile, è sempre stato così e non si può fare diversamente. “Fin dall’inizio del conflitto in Siria nel 2011, l’Europa ha affrontato una crisi migratoria di proporzioni storiche“, prosegue la descrizione, giungendo finalmente al punto, che è indicativo non tanto nella finalità che annuncia ma nella prospettiva in cui si pone: “i migranti hanno bisogno di una informazione affidabile ed equilibrata, il cui accesso per loro è spesso difficile nel corso del loro viaggio”.

“Ogni giorno, dal lunedì al venerdì”, spiega l’Ansa nel annunciare la nascita del portale, “il sito offre storie, notizie, inchieste, gallerie fotografiche, servizi in video ma anche e soprattutto schede di servizio destinati ai migranti: quindi indicazioni sulla legalità, su permessi di soggiorno, assistenza scolastica, accesso alla sanità e ogni aspetto che sia di rilevanza informativa per chi intraprende o pensa di intraprendere, per motivi diversi, il percorso dell’immigrazione verso l’Europa. Illustrando problemi e pericoli, ma anche raccontando nelle tre lingue vicende di integrazione e successo imprenditoriale”.

“In questi tempi bui per l’Europa”, ha dichiarato Marie-Christine Saragosse, presidente di FMM, “questo nuovo audace progetto torna a sottolineare il nostro dovere di servizio pubblico nei riguardi della crisi dei migranti. E’ stato nel luglio 2015, quando il mondo fu scioccato dalla foto di Aylan il bambino siriano morto il cui cadavere approdò su una spiaggia della Turchia, che capimmo quanto la tragedia della crisi dei migranti fosse tutt’uno con la tragedia della disinformazione”. “I milioni di persone che fuggono dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla povertà non hanno a disposizione informazioni affidabili”, ha infine commentato Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa.

A tutti sembra sfuggire un punto: bene la corretta informazione (per cui non c’era bisogno di un portale apposito), ma i milioni di persone che fuggono dalla guerra, dalle persecuzioni di cui sopra (e che in Italia, in realtà, stando ai numeri, rappresentando una minoranza pressoché insignificante sul totale degli arrivi) e dalla povertà, l’Europa e l’Italia non possono più permettersi di accoglierli. E ci sembra che questa, da un punto di vista sociale continentale, sia la risposta più urgente a questa “crisi migratoria di proporzioni storiche”, piuttosto che un sito d’informazione che fa della retorica e della necessità dell’accoglienza il suo obiettivo di servizio. I “nuovi europei” hanno  diritto a questo e quell’altro, i “vecchi europei” si arrangino: è questo insopportabile messaggio di fondo, è questa prospettiva esterofila e la retorica instancabile che, più dei contenuti in sé, disturba nella creazione di un portale che nasconde quello che non è stato: l’Ue europea che, anziché finanziare giornalisti per dare enfasi all’accoglienza, mette a punto un portale realmente di servizio e con contenuti realmente tecnici ed informazioni realmente necessarie per i migranti, magari scoraggiandoli ad intraprendere un viaggio che li porterà a stare mesi oppure anni in un centro d’accoglienza, ad essere sfruttati e, probabilmente, rimpatriati.

Emmanuel Raffaele

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Mirko 31 Marzo 2017 - 9:08

“Nemici penetrati a sud dell’Ariete. Conseguentemente Ariete circondata, ma Ariete continua a combattere”

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