Roma, 20 ago – In seguito alla pubblicazione delle nuove regole per l’accesso dei pazienti agli Istituti fisioterapici ospedalieri (Ifo) di Roma, documento diffuso il 13 agosto scorso, sono arrivate alla nostra redazione diverse segnalazioni di pazienti rimandati a casa o fatti attendere per ore fuori dalla struttura con temperature proibitive per i gravemente malati. Molti pazienti sono malati oncologici che dovevano sottoporsi alle terapie chemioterapiche.
Green pass obbligatorio per i pazienti a Roma, ecco cosa è successo
Nella nota dell’ospedale, pubblicata sul sito degli Ifo, si leggeva: “Si comunica che per i pazienti/accompagnatori/visitatori le modalità di accesso ai nostri istituti richiedono le seguenti azioni di screening: compilazione questionario Covid, controllo della temperatura, compilazione questionario Covid, misurazione saturimetria ossigeno, igienizzazione mani, corretto utilizzo della mascherina chirurgia o FFP2 e certificazione verde/Green pass”. Una comunicazione del direttore Domenico Bracco, del 13 agosto, era stata distribuita anche al personale sanitario degli Ifo: “Si informa che, dal 16 agosto p.v. per l’accesso dei pazienti, dei familiari, degli accompagnatori e dei visitatori, sarà necessario esibire all’entrata il Certificato Verde/Green pass oppure altra certificazione ritenuta necessaria”.
Per due giorni per entrare è stata richiesta la certificazione verde
Ciò, come appunto testimoniato dai pazienti, ha creato il caos nei giorni successivi al 13 agosto. Al triage degli Ifo, il personale sanitario ha applicato alla lettera la comunicazione della direzione medica, che seguiva ad un’informativa della Regione Lazio inviata alle strutture ospedaliere. Sentito l’ufficio stampa degli Ifo, ci è stato comunicato che effettivamente, per i due giorni successivi alla pubblicazione delle nuove regole di accesso, il protocollo è stato seguito in maniera restrittiva. Quindi il personale preposto ha applicato l’obbligatorietà della certificazione, chiedendo ai pazienti la certificazione Green pass.
Il Primato Nazionale fa correggere le regole di accesso
Dopo la nostra richiesta di chiarimenti, il 19 agosto, la direzione medica degli Ifo ha prontamente corretto le regole di accesso. “Si accede agli Istituti tramite le seguenti azioni di screening: compilazione questionario Covid, controllo della temperatura, misurazione saturimetria ossigeno, igienizzazione mani con gel idroalcolico presente in tutte le aree di transito/attesa degli Istituti, corretto utilizzo della mascherina chirurgia o FFP2 e – ecco la modifica, ndr – POSSIBILMENTE mostrando la certificazione verde/Green pass a tutele della salute di tutti i nostri pazienti”.
Perciò, i pazienti degli Ifo di Roma non sono obbligati a possedere/esibire il certificato Green pass per accedere alle terapie, molte delle quali salvavita.
Francesca Totolo