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Il futuro del commercio ambulante in bilico: le imprese spingono per le concessioni

by Andrea Grieco
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Milano, 22 set – I problemi e le difficoltà che sta attraversando la categoria del commercio ambulante sono sotto gli occhi di tutti e in seguito alle leggi europee sulla liberalizzazione delle concessioni come la direttiva Bolkestein, agli scellerati provvedimenti messi in atto durante i due anni di pandemia e vista la devastante crisi energetica odierna, i lavoratori del settore si trovano ora con le spalle al muro. Nella giornata di ieri, a Milano, si è tenuta infatti un’assemblea tra gli ambulanti organizzata dai referenti cittadini di Anva Confesercenti, durante la quale si è discusso in primis della direttiva europea e in generale sulla sempre più soffocante azione del neoliberismo più sfrenato che toglie il respiro alle migliaia di imprese del settore.

Rinnovo delle concessioni punto fondamentale

Il tema fondamentale del dibattito, sul quale i lavoratori chiedono un intervento immediato, è la richiesta di rinnovo delle concessioni così da avere una stabilità per la categoria, rendendo possibile una programmazione degli investimenti e un’ammortizzazione dei costi aziendali. Un’ulteriore proposta essenziale riguarda la regolarità contributiva, così da contrastare l’abusivismo e la concorrenza sleale, una grossa piaga per tutta la categoria. Punto specifico sulla situazione milanese, particolarmente problematica, è la revisione del cronoprogramma cittadino sulla mobilità sostenibile per consentire ad imprese e famiglie di uscire dalla crisi economica legata al Covid-19 e al conflitto in Ucraina, oltre all’aumento delle misure già messe in atto dalla regione Lombardia così da non avere vittime sull’altare della tanto agognata transizione ecologica.

L’Ue favorisce le multinazionali contro il commercio locale

La morsa dell’Ue sul commercio ambulante, così come su moltissime altre categorie, non fa altro che stringere il cappio al collo alla vita di moltissime famiglie italiane. La liberalizzazione del mercato rende questo settore vulnerabile alla prepotenza delle grandi multinazionali, facendo il gioco del pesce grande pronto a divorare il pesce piccolo. La risposta della politica in questi anni non c’è mai stata, ad eccezione di disgustose passerelle elettorali, e per questo convinti che le imminenti elezioni non faranno altro che ripresentare questi stessi scenari.

Andrea Grieco

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