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“Il Gambia è diventato il paradiso dei pedofili”: inchiesta choc del “Sun”

by Ilaria Paoletti
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Pedofili in Gambia

Londra, 30 gen – Il Sun Online ha smascherato una bruttissima verità: ovvero come i bambini poveri del Gambia siano diventati le nuove innocenti prede dei pedofili britannici, in particolar modo dopo il crollo del colosso inglese del turismo Thomas Cook.

Bambini con uomini anziani

Il reporter del Sun che si è occupato dell’inchiesta che in Gran Bretagna sta smuovendo tutte le coscienze si è dichiarato “costantemente scioccato” dal numero di minori africani non accompagnati che vedeva essere accompagnato da uomini occidentali di mezza età. La scena che sicuramente colpisce più l’immaginazione, nel leggere il report, è quella che riguarda una ragazza di massimo otto anni: sola, a tavola con un uomo calvo e dai capelli bianchi in un ristorante pieno di turisti che fanno finta di non vedere. Ancor peggiore, quasi un pugno allo stomaco, è quella barbara ambientata a tarda sera, in un bar della costa  dove tutti fumano e bevono alcool e dove un bambino, non più grande di due anni, è stato portato via in braccio da un uomo bianco con l’accento britannico. Sia l’ora, sia il fatto che il bambino di certo non era il figlio biologico dell’uomo, non fanno altro che aumentare i terribili sospetti di pedofilia.

La crisi della Thomas Cook

A quanto sembra, la crisi economica scatenata dal crollo della compagnia di viaggi britannica Thomas Cook sta contribuendo a trasformare l’ex colonia britannica in un “paradiso pedofilo” in cui i pervertiti possono operare senza controllo. Thomas Cook ha faceva arrivare circa il 45% dei turisti annuali della Gambia dal Regno Unito fino a quando non è fallita, abbattuta dal peso dei suoi debiti lo scorso settembre

“Alcuni genitori non capiscono”

Lamin Fatty, coordinatore nazionale dell’Alleanza per la protezione dell’infanzia in Gambia, rivela che sia i turisti maschi che femmine si rivolgono a minorenni africani. Egli avverte: “Il sesso è economico nel mio Paese e i bambini vengono venduti per un minimo di 150 dalasi, l’equivalente di due sterline“.  “Alcuni dei genitori sanno bene che i loro figli vengono maltrattati e lo accettano perché sono disperati. Altri, invece, sono troppo ingenui per rendersene conto. Pensano che gli occidentali aiutino i loro ragazzi solo mossi dalla gentilezza, mentre in realtà hanno cattive intenzioni“. “I nostri bambini vengono avvicinati direttamente sulla spiaggia o in strada. I pedofili  vengono da tutta Europa, non solo dal Regno Unito”. E poi una terribile certezza, che non va presa sotto gamba: “Voglio chiarire che ciò non riguarda solo gli uomini ma anche le donne adulte che pagano per fare sesso con ragazzi adolescenti in Gambia”.

Il ruolo delle donne europee

Ricordiamo come in Gambia una pagina Facebook abbia diffuso un “vademecum” per gli uomini africani su quali donne europee avvicinare e quali no, perché (specialmente le svedesi) proprio non hanno intenzione di portarsi gli africani in casa al proprio Paese. E se il vademecum ci fa capire quanto uomini senzienti siano in grado di “sfruttare” le europee che vanno in Gambia, altrettanto ci fa capire a cosa arrivi la disperazione di questi africani. E di come, d’altronde, noi europei siamo pronti ad approfittarne: anche quando, purtroppo, non si tratta di nerboruti uomini dalla pelle d’ebano, ma di innocenti bambini.

Ilaria Paoletti

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Siena, tredicenne violentato da un pedofilo. Lo aveva conosciuto sui social | Il Primato Nazionale 5 Febbraio 2020 - 5:38

[…] del ragazzino, ha trovato nel cellulare del figlio foto e video terribili, che hanno confermato la violenza subita dal ragazzo. Nel video era ripreso un atto orale, ripreso dal punto di vista del violentatore. Il ragazzo […]

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