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Il Made in Italy lasciato in pasto a sfruttamento e consumismo di Amazon

by Andrea Grieco
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Amazon

Roma, 21 giu – I prodotti italiani spopolano su Amazon attirando moltissimi consumatori stranieri per oltre la metà delle vendite totali del settore. La stessa multinazionale ha sottolineato come i “Made in Italy Days”(iniziativa lanciata il 30 maggio fino al 2 giugno) siano stati un successo per le piccole e medie imprese italiane facendo aumentare di molto le vendite. L’iniziativa è stata anche lodata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale oltre che essere stata presentata tra gli applausi anche presso l’Ambasciata italiana a Washington Dc, in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Ma siamo sicuri che questo sia positivo per le nostre Pmi, per il Made in Italy e per l’Italia?

Amazon simbolo dello spreco e consumismo capitalistico

Amazon è il simbolo conclamato dello sfruttamento e spreco capitalistico, del consumismo più sfrenato, e il Made in Italy, il quale nella storia ha sempre rappresentato l’opposto, come la particolarità, la lentezza all’insegna della qualità del prodotto, la tradizione artigiana (e molto altro), non può che uscirne profondamente trasformato nella sua essenza, dal momento che viene buttato nell’oceano informe e oscuro del mercato ultraliberista, incentrato solamente sul profitto e sul “Dio denaro”, nel cui nome vengono plasmate e mercificate tradizioni millenarie senza prezzo. Le piccole e medie imprese italiane non possono fare altro che subire i paradigmi imposti dal colosso dell’e-commerce, e finire per essere mangiate dal pesce più grosso.

L’Italia potenza di civiltà contro la “Dolce Vita”

Un ulteriore aspetto che si evince dall’iniziativa portata avanti dall’azienda fondata da Jeff Bezos, è la volontà di creare un immaginario collettivo dell’Italia, relegata a supermercato di lusso dove poter acquistare prodotti particolari e alla moda: il paese del buon cibo e del buon vino, che da forma allo stile della “Dolce Vita”, stereotipizzando così il Bel Paese come solamente meta turistica senza alcuna volontà di potenza sulla storia. L’Italia non può essere soltanto il suo “Made in Italy” (che deve essere difeso da ogni ingerenza delle multinazionali), ma deve tornare ad essere potenza, una nazione capace di incarnare un progetto di civiltà.

Andrea Grieco

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2 comments

fabio crociato 21 Giugno 2022 - 8:55

Per essere potenza bisogna sapersi fare rispettare come tali e cosa sappiamo più fare da soli, individualmente, non rispettando e riconoscendo non dico alcuna gerarchia, ma neppure la storia fatta ? Qualcuno che predica bene e razzola male, cominci a guardarsi allo specchio.

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Amazon Prime aumenta i costi degli abbonamenti: in Italia si paga il 38,6% in più - 26 Luglio 2022 - 6:32

[…] da Amazon produce un ulteriore stress sul modello distributivo, riuscendo a sfruttare maggiormente i più fedeli alla piattaforma forti della posizione dominante sul mercato e in modo […]

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