In Italia sette arresti erano stati eseguiti dai carabinieri del Ros: quattro a Merano, due a Bolzano e uno in un paese vicino al capoluogo. Ma la «privazione della libertà personale» è stata eccessiva, secondo il magistrato. Risultato: in questo modo è caduta anche la richiesta di estradizione di Krekar, che dal 1991 è in Norvegia. La premier Erna Solberg in conferenza stampa non ha nascosto una certa irritazione, dichiarando che la decisione di Roma “è qualcosa che dobbiamo accettare” e “non sta ai politici giudicare”. La Procura norvegese lamenta come nella missiva non si spieghi nè il dispositivo di quella sentenza nè il perché si sia impiegato così tanto tempo per ritirare la richiesta di estradizione.
In Norvegia il mullah ha minacciato di morte un curdo, ha fatto lo stesso con la premier Solberg, ha esortato pubblicamente al martirio e ha benedetto le stragi di Charlie Hebdo. Ma per lui, grazie ai solerti giudici italiani, non ci sarà estradizione. Se non è garantismo questo…
Roberto Derta