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Con i lockdown triplicati i casi miopia nei bambini: altri danni da restrizioni

by Cristina Gauri
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Roma, 20 ago — Quoziente intellettivo diminuito, depressione, episodi di autolesionismo, disturbi alimentari e ora anche la miopia: esiste qualche aspetto della vita dei bambini che i passati lockdown non abbiano danneggiato in maniera più o meno permanente?

Il lockdown ha regalato la miopia ai più piccoli

L’ultimo allarme, lanciato in Inghilterra dagli optometristi membri del College of Optometrists su BBC Health, riguarda infatti la vista dei piccoli, costretti ai lunghi mesi di isolamento durante le fasi più critiche della pandemia. I casi di miopia in età precoce sarebbero aumentati (triplicati, per la precisione) nell’ultimo anno e mezzo «grazie» — si fa per dire — all’eccessivo tempo passato al chiuso davanti a televisori, tablet e schermi del computer, tra didattica a distanza e il susseguirsi infinito di giornate all’insegna della noia trascorse guardando la tv.

La ricerca

A suffragio della tesi c’è un grosso studio, pubblicato di recente sulla rivista Jama Ophthalmology, che coinvolge oltre 120mila bambini cinesi di un’età compresa tra i sei e gli otto anni. Dalla ricerca è emerso che nel 2020, nel periodo corrispondente al primo lockdown, si rilevano un numero di casi di miopia triplicato rispetto ai cinque anni precedenti.

Per contrastare l’insorgere della miopia è necessario trascorrere molto tempo all’aria aperta, soprattutto da bambini. Un altro grande studio, pubblicato sempre sulla Jama Ophthalmology, ha mostrato una evidente correlazione tra la vita al chiuso e il rischio di miopia nei bambini. La ricerca, guidata da Astrid Fletcher della London School of Hygiene and Tropical Medicine, è stata condotta su oltre 4mila individui e mostra che l’aumentata esposizione ai raggi solari Uvb si accompagna a una diminuzione del rischio di miopia. Al contrario un elevato livello di istruzione — che comporta lunghi periodi di studio tra le pareti domestiche — è associato a un aumento di rischio fino al doppio.

Cristina Gauri

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