Roma, 27 feb — Vladimir Luxuria va sicuramente encomiato per la strenua dedizione alla propria causa, e ammirato per lo sprezzo del ridicolo di cui si copre nel portare avanti istanze che riguardano lo zero virgola niente della popolazione.

Non c’è fatto di cronaca o di costume che Luxuria, re (o regina) del proprio universo parallelo abitato solo da persone transgender o non binarie, non riesca a commentare, lamentandosi della poca inclusività. O di come la sensibilità dei suoi sodali unicorni venga sistematicamente urtata dall’assoluta normalità della vita e dalle barbare usanze che le persone comuni, dannazione, si ostinano a mantenere. Come quella di suddividere l’umanità in due generi, il maschile e il femminile, a seconda di cosa ci si ritrova nelle mutande sin dalla nascita.

Luxuria e i seggi elettorali inclusivi

Il tema seggi elettorali, in particolare, è molto caro a Luxuria. Già in occasione delle Politiche dello scorso autunno aveva tuonato contro la suddivisione in due generi (maschile e femminile) nelle file per votare. Secondo l’ex parlamentare la difficoltà di dichiarare di non appartenere al genere biologico avrebbe provocato nella popolazione una «forma di astensionismo indotto» tanto da convincere molti a stare a casa. In sostanza, la disaffezione e della diffidenza nei confronti della politica risiederebbe nelle file uomo-donna.

Il bis alle primarie

Ebbene Luxuria ha voluto bissare in occasione delle primarie Pd. Mentre ieri tutto l’elettorato dem faceva le file davanti ai gazebo nella fervente attesa di sapere chi sarebbe stato il nuovo segretario, Vladimir faceva le pulci alle schede elettorali. «Sono andata a votare alle Primarie Pd  nella scheda da compilare c’era da barrare la casella M/F cioè maschio/femmina. Chiedo alla prossima segreteria dì eliminare in futuro questa inutile distinzione: non è importante il genere di chi vota ma il voto espresso», ha tuonato su Twitter.

L’idea che al Pd serva conoscere il sesso dei votanti per poter formulare delle statistiche non lo sfiora nemmeno. Statistiche per sesso? Ma il sesso non esiste, è un costrutto sociale, esistono i 78 generi, la sensibilità e i diritti individuali. E, vista la vincitrice delle primarie, Luxuria potrebbe pure pensare di averla vinta, prima o poi,    

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

2 Commenti

  1. Per le primarie del PD sarebbe più corretto mettere qualche iconcina di whatsapp o altro social a loro caro
    🤡

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