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“Mascolinità in crisi”: gli effetti della criminalizzazione del maschio

by Andrea Grieco
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Roma, 11 mar – In questi ultimi anni dettati dall’insinuarsi di assurde teorie e prescrizioni del nuovo fanatico e rancoroso femminismo e della folle ideologia gender, l’obbiettivo principale di questa violenta campagna è sempre stato il “maschio bianco” e la sua “mascolinità tossica”. Un vero e proprio attacco all’identità stessa di uomo che sta avendo risvolti disastrosi in tutta quella parte di mondo plasmata sui cosiddetti “valori occidentali”. Calo dell’aspettativa di vita e aumento vertiginoso di suicidi come conseguenze di quella criminalizzazione clinica di chi vede, come l’APA (American Psychological Association) “la mascolinità tradizionale, segnata da stoicismo, competitività, dominio e aggressività è nel complesso, dannosa”.

La crisi della mascolinità miete vittime

Nel Regno Unito, ad esempio, la crisi della mascolinità è diventata un vero e proprio dibattito politico. Addirittura, lo stesso Partito Laburista, come riportato dal Telegraph, è pronto ad intervenire sulla questione introducendo una strategia sanitaria nazionale per cercare di invertire questa tendenza disastrosa. Il laburista Wes Streeting, segretario di Stato ombra per la salute e l’assistenza sociale, ha sottolineato che la Gran Bretagna è stata lenta a rendersi conto del fatto che “è piuttosto difficile essere un giovane uomo nella società di oggi” e del fatto che i problemi di salute riguardanti gli uomini sono stati dimenticati e costellati di fallimenti.

Riscoprire l’essenza della nostra civiltà

L’estirpazione del concetto stesso di maschio e la conseguente cancellazione dei sessi in nome della diversità, dell’inclusività e di una cultura anti-maschile portata avanti dalle sigle transfemministe ha contribuito alla reale difficoltà dell’uomo bianco moderno di esprimere a pieno la propria mascolinità. Tralasciando le risposte sbagliate e i tentativi di analisi non-ideologiche che spesso cadono nel bigottismo e nel conservatorismo più becero, è ora di porre realmente nel dibattito politico l’attacco deliberato alla mascolinità e a tutto ciò che può essere riferito al sesso maschile. L’invenzione del patriarcato come mito mobilitante delle neo-femministe non è altro che uno di questi strumenti. Non basta intervenire sui frutti di questa crisi valoriale, è necessario riscoprire l’essenza della nostra civiltà per rigettare modelli a noi estranei.

Andrea Grieco

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