Roma, 22 ago – Approfittando del bel tempo e del mare poco mosso, riprende con impeto la tratta di uomini dalla Libia alla Sicilia. Sono nell’ordine delle migliaia -fra 2mila e 3mila- gli immigrati che stanno per arrivare in Italia in queste ore.
A riferirlo è la Guardia Costiera, che ha ricevuto 18 richieste di aiuto da parte di imbarcazioni alla deriva nel canale di Sicilia. Si tratta di 4 barconi e almeno 14 gommoni.
Dal coordinamento delle operazioni sono così partiti i soccorsi, con le navi Fiorillo e Diciotti della Guardia Costiera, quattro vedette delle capitanerie di porto, un mezzo della Guardia di Finanza, uno della Marina Militare e un natante norvegese presente nell’ambito della missione Triton.
Nel frattempo, alcuni scafisti sono stati arrestati a Palermo. Si tratta di sei egiziani sbarcati giovedì scorso dopo essere stati soccorsi. Dai racconti di chi ha preso parte alla traversata emergono particolari inquietanti: durante la traversata, in una nave che al massimo poteva portare 30 persone ma ne aveva caricate oltre 400, donne e bambini sarebbero stati ammassati nelle stive, chiuse a chiave e riaperte solo dopo il pagamento di un’ulteriore obolo a titolo di “riscatto”.
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