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“Milano da bare”: l’indegno tweet di Raimo è un insulto alla Lombardia

by Fabio Pasini
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Raimo, Milano

Roma, 22 apr – Per avere maggiori informazioni su chi sia Christian Raimo basta digitare il suo nome nella stringa di ricerca di questo giornale. Parliamo di un personaggio cui le ossessioni compulsive da odio politico hanno spesso giocato brutti scherzi. Professionalmente qualificato come scrittore, Raimo ricopre anche la carica di assessore alla Cultura del III Municipio di Roma, a guida Pd. E certo ci vuole una concezione della cultura assai elevata per partorire una perla di sagacia come l’ultima che ci ha regalato tanto intellettuale. Mentre il coronavirus in Lombardia ha provocato la morte di oltre 12mila persone, CR75 (o meglio 71?) si è divertito a rilanciare un tweet dell’assessore al Welfare della giunta Fontana, Giulio Gallera, commentandolo con un bel “Milano da bare”.

Senza ritegno

Parafrasando “simpaticamente” la fortunata definizione “Milano da bere”, risalente agli spensierati anni ’80, Raimo ha voluto ovviamente fare riferimento al pesantissimo tributo in termini di vite umane pagato dalla Regione di cui la metropoli è capoluogo e per il quale le sinistre di ogni latitudine hanno deciso di mettere sul banco degli imputati proprio l’amministrazione lombarda, risparmiando qualsiasi critica, anche la più velata, a un governo su cui invece ci sarebbe molto da dire. “Milano da bare” insomma dovrebbe far ridere, anche di fronte a tutte quelle casse che abbiamo visto passare sui camion militari o accumulate anonimamente su larghi piazzali. Perché per lor signori è satira contro il nemico e quindi – come insegnano i miti con cui Raimo è cresciuto – vale tutto, anche l’abbassamento continuo del proprio livello umano e intellettuale, prima che politico.

Critiche social

Purtroppo per lui molti utenti social, anche tra quelli solitamente più vicini alle sue posizioni, non hanno affatto apprezzato il macabro calembour. I commenti, infatti, sono stati di questo tenore: “Milano da Bare quando le bare non sono finite, quando ognuno qui ha qualche morto, come minimo è uscita male”; “Mi sarei risparmiato la battuta di pessimo gusto. Se non altro per un briciolo di rispetto”; “Chi scrive cose del genere non merita rispetto… stomachevole… un miserabile ignorante…”; “I nostri morti in Lombardia si chiamano Mario, Giovanni Luca e sono i nostri padri e i nostri nonni, la politica è una cosa il rispetto per le persone dovrebbe essere diverso”.  Ecco, dopo l’ennesima pessima figura, Raimo avrà imparato la lezione? Pensate di no? Anche noi. E il calendario di aprile, con il giorno di San Marco segnato in rosso, temiamo non lo aiuterà.

Fabio Pasini

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2 comments

Roberto 22 Aprile 2020 - 8:52

“Un bel tacer non fu mai scritto” (Dante Alighieri)

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SergioM 25 Aprile 2020 - 3:03

Questo sordido individuo Saviano , Lerner , Gruber Fiano ….

ci fanno capire le “ragioni” delle leggi del ’38 .

Nemici giurati della Patria , nella Grecia classica sarebbero stati sottoposti a ὀστρακισμός

L’ostracismo (in greco antico: ὀστρακισμός, ostrakismós) era un’istituzione giuridica della democrazia ateniese volta a punire con un esilio temporaneo di dieci anni coloro che avrebbero potuto rappresentare un PERICOLO per la città.

…. e blaterano pure di democrazia …..

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