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Milano, incubo sul treno: ragazza violentata da uno straniero in pieno giorno

by Cristina Gauri
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ragazza violentata treno

Milano, 6 apr — Un’altra ragazza, l’ennesima giovane italiana, violentata mentre viaggiava a bordo di un convoglio ferroviario partito da Milano. Che il capoluogo lombardo sia passato dall’essere la capitale economica d’Italia alla capitale del degrado è sotto gli occhi di tutti, tranne forse quelli del sindaco Sala e dei suoi accoliti, domiciliati nel regno delle Ztl.

Ragazza violentata in pieno giorno sul treno

È accaduto ieri mattina, a bordo del treno 24531 che collega Varese a Treviglio, mentre il convoglio transitava nella metropolitana milanese tra le fermate di Porta Garibaldi e Porta. E’ il Corriere a riportare il racconto della ragazza, che si è trovata immobilizzata tra il sedile e i finestrini dallo straniero che l’ha violentata. Senza potere fare niente, nell’indifferenza di un passeggero che, stando al suo racconto, avrebbe vigliaccamente lasciato il vagone poco prima dell’aggressione, intuendo che la situazione si stava facendo pericolosa. L’immigrato ha agganciato la propria vittima nel sottopasso della stazione di Porta Garibaldi. «Stavo cercando delle informazioni», ricorda. «Mi si è avvicinato un uomo, sui 40 anni, dalla carnagione scura, all’apparenza sudamericano, invitandomi a prendere il passante».

“Era uno straniero” 

La giovane, una 21enne di origini toscane, ha riferito i particolari della violenza agli agenti della Polfer che l’hanno accompagnata all’ospedale di Treviglio nel pomeriggio di ieri. «Percorrendo il treno me lo sono ritrovato. La cosa terribile era che c’era un altro passeggero che, intuita la situazione, ci ha lasciati soli, andandosene». A quel punto l’uomo si è avventato su di lei. «Senza neanche accorgermene, mi ha afferrata e tirata verso di sé facendomi stendere con la forza sui sedili, in un secondo era sopra di me mentre io ero stretta tra il finestrino e un sedile. Ha iniziato a baciarmi in bocca e sul collo, mi sono sentita le mani addosso dappertutto. Mi sono trovata con i pantaloni abbassati».

La corsa al Pronto soccorso 

«Ero nel panico assoluto. Per lo choc ho perso conoscenza», prosegue. «Poi, in un momento di lucidità, ho urlato più forte che potevo e gli ho sferrato un colpo sotto il mento. Sono scappata finché ho trovato il controllore e con lui siamo corsi fino in cima al treno dove c’era la polizia». Il capotreno ha dato immediatamente ordine di chiudere le porte, invano: lo straniero si era già dileguato, «credo tra le fermate di Porta Vittoria e Forlanini», spiega la ragazza violentata che è stata soccorsa e trasportata in ambulanza in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio. Lì i medici hanno riscontrato lesioni al collo e ai polsi e hanno sottoposto la vittima ai tamponi per il rilevamento del Dna dell’aggressore. 

Cristina Gauri

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2 comments

jenablindata 6 Aprile 2023 - 11:10

“nell’indifferenza di un passeggero che, stando al suo racconto, avrebbe vigliaccamente lasciato il vagone poco prima dell’aggressione”

ovviamente…
a forza di male bashing dappertutto,di leggi misandriche dappertutto,
di codici rossi,di inversioni di oneri della prova
di leggi che proteggono i criminali e incriminano gli onesti che si difendono o difendono,
PERCHE’ un uomo avrebbe dovuto intervenire?
e rischiare botte,coltellate o forse anche la vita?

se nessuno intorno a lui apprezza nè premia il suo coraggio,
se lo stato e la cultura censurano e puniscono da decenni sia l’aggressività che la rabbia ANCHE quando sono importanti e necessari come in questi casi,
perchè un uomo dovrebbe esporsi a difendere una sconosciuta?

dentro questo schifo di cultura siamo immersi ormai da decenni….
e questi sono i risultati.

VI PIACCIONO?

Reply
jenablindata 7 Aprile 2023 - 7:33

beh,come mai non pubblicate il mio commento?
troppo scomodo?

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