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Milano, tribunale annulla la registrazione dell’atto di nascita di un bambino a una coppia omosessuale

by Andrea Grieco
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Milano

Milano, 23 giu – In seguito alla richiesta della Procura del capoluogo lombardo, il tribunale di Milano ha stabilito l’annullamento della trascrizione di un atto di nascita riguardante un bambino avuto da una coppia omosessuale tramite maternità surrogata all’estero. La decisione del tribunale in merito all’atto di nascita depositato dai due uomini è stata presa sulla base della sentenza passata in Cassazione lo scorso dicembre, accogliendo così il ricorso della Procura, la quale chiedeva di invalidare l’atto in cui è riportata l’indicazione sia del genitore biologico sia del genitore intenzionale. 

La decisione del tribunale di Milano

Una nota del tribunale spiega: “C’è stata una violazione della normativa vigente che, vietando il ricorso alla maternità surrogata, vieta altresì la trascrizione dell’atto di nascita nella parte in cui riporta quale genitore anche quello d’intenzione”, “affermando che il diritto del minore al pieno riconoscimento del ruolo svolto dal genitore d’intenzione” nel “progetto volto alla sua crescita, educazione ed istruzione potrà essere riconosciuto con il procedimento dell’adozione in casi particolari”. La richiesta della Procura milanese implicava anche l’annullamento delle registrazioni all’anagrafe del Comune di Milano di altre tre coppie di donne, per le quali il tribunale ha stabilito la necessità di un altro “procedimento di “rimozione dello stato di figlio”.

La Corte europea di Strasburgo da ragione all’Italia

La sollevazione isterica della comunità Lgbt italiana ha trovato subito sfogo presentando dei ricorsi alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, la quale li ha sonoramente rigettati al mittente, dichiarandoli inammissibili. Per la Corte è sufficiente che “il desiderio delle coppie di veder riconosciuto un legame tra i bambini e i loro genitori non biologici non si sia scontrato con un’impossibilità generale e assoluta” a legalizzare questo rapporto “dal momento che avevano a disposizione l’opzione dell’adozione”, che hanno deciso di non utilizzare.

Andrea Grieco

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Jdd 24 Giugno 2023 - 8:57

Che piaccia o no la definizione di famiglia è una sola… Tutto il resto è abuso.

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