Home » Niente “Bella ciao” il 25 aprile a Medole. Il sindaco: “Brano divisivo”

Niente “Bella ciao” il 25 aprile a Medole. Il sindaco: “Brano divisivo”

by La Redazione
2 comments
bella ciao 25 aprile, canzone

Roma, 20 apr – Mauro Morandi è il sindaco di Medole, comune in provincia di Mantova, e ha attirato l’attenzione di alcune testate giornalistiche nazionali per aver dichiarato che a suo parere la canzone “Bella ciao” è troppo divisiva. Il primo cittadino ha così deciso di sostituire i ragazzi della scuola locale, intenti a cantare il brano della resistenza, con la banda del vicino comune di Guiduzzolo.

Bella ciao il 25 aprile? “Canzone divisiva”

“L’intenzione – ha detto Morandi – era di creare un momento di condivisione e di comunità per tutti: una sorta di ‘cerchio’ per il paese in un momento così complicato come l’attuale, ancora segnato dalla pandemia e da un paio di mesi segnato anche dalla guerra in Ucraina. Riteniamo che Bella Ciao sia però divisiva, per cui abbiamo avanzato una proposta alternativa. Avevamo invitato la scuola proprio per rendere l’iniziativa il più possibile aperta a tutti. Devo dire che sono piuttosto amareggiato: mai mi sarei aspettato questa polemica”.

Le solite polemiche

Le polemiche non hanno tardato a verificarsi, l’Anpi ha infatti dichiarato la volontà di “confrontarsi su questa bizzarria istituzionale e chiederne le ragioni”. La scuola di Medole ha conseguentemente deciso di organizzare un evento il giorno seguente, per consentire agli studenti di cantare “Bella ciao”. Nonostante le critiche ricevute, il primo cittadino di Medole non ha ritrattato in merito alle sue decisioni, contrapponendosi legittimamente in qualità di sindaco alla scelta della scuola e alle preferenze dell’Anpi e dei comitati antifascisti.

Non è il primo caso in cui “Bella ciao” fa discutere proprio il 25 aprile. Due anni, tre uomini sono stati multati dalla polizia a Lucca dopo essersi ritrovati nella centrale piazza San Michele per cantare la canzone partigiana. Come mai? Infransero le norme inerenti il lockdown che al tempo vietavano gli assembramenti.

Gabriele Caramelli

You may also like

2 comments

Prof. Massimo Sconvolto 23 Aprile 2022 - 10:16

La scuola dovrebbe essere super partes invece la scuola pubblica è ormai puro sinistrismo arcobaleno che alleva pappagalli perché è più funzionale a chi comanda gente che non sa fare 1+1 🙁

E comunque la vera Liberazione è il 1° Maggio la Liberazione dalla Pandebufala pro multinazionali estere.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati