Roma, 22 giu – Continua a far discutere la decisione presa dalla Procura di Padova di impugnare trentatré atti di nascita registrati negli ultimi sei anni dal locale sindaco di centro-sinistra Sergio Giordani. Nel caso specifico che ha sollevato il vespaio di polemiche – quello della prima raccomandata fatta recapitare a una coppia omossesuale – viene confermato quanto previsto dalla legge, ossia che i documenti attestanti la presenza di due mamme (o due papà, non farebbe differenza) sono illegittimi. L’ultimo in ordine di tempo a rendere pubblica la propria opinione in merito è stato Marco Mengoni. Il due volte vincitore del Festival di Sanremo – nel 2013 e nello scorso febbraio – proprio dal palco della città patavina tiene a farci sapere che, a suo dire, “dovrebbe essere proibito decidere cosa sia famiglia”.
Una questione semantica
Il cantante continua poi collegandone il significato esclusivamente all’amore e agli insegnamenti, dandone una definizione ologrammatica: “Può essere chiunque famiglia”. Ovviamente non è così e sebbene il significato del termine italico (derivante dal latino famĭlia) possa nel tempo aver abbracciato forme – per così dire – diverse, con tale parola si indica quella specifica comunità umana elemento fondamentale di ogni società. Le strutture famigliari di oggi sono differenti da quelle dei nostri nonni e – con ogni probabilità – in futuro i nostri nipoti dovranno fare i conti con legami ancora diversi.
Convivenza, parentela, affinità: da qualunque lato la si voglia guardare trattasi di gruppo sociale – per dirla con la Treccani – caratterizzato da residenza comune, cooperazione economica e riproduzione.
Biologia e tecnica
Particolare non da poco, quest’ultimo. Perché ancora la perpetuazione della specie – fine ultimo anche di un popolo – è garantita solo dall’incontro tra uomo e donna. Ergo, con tutte le possibili particolarità (divorzi, affidi, adozioni: in ogni caso di padre, madre e figli stiamo parlando) l’odierno concetto di famiglia, pur assumendo varie sfumature, rimane ben delineato. Piccola provocazione. E se un domani la tecnica dovesse permettere il concepimento per mezzo di metodologie a oggi impensabili? Non esiste il bene o il male in senso assoluto: forti di una centrata – e imprescindibile – concezione del mondo, il nostro dibattito politico dovrà valutare il “problema” a 360 gradi – vedere, ad esempio, alla voce denatalità.
Caro Mengoni, la famiglia è una parola fondante
Non è mai stata solo una questione di amore e di insegnamento quindi. C’è molto, molto di più. Dalla patriarcale alla nucleare si è trasformata, ma nel corso della storia sempre di famiglia naturale – o biologica – si è trattato. Ecco perché il termine “tradizionale”, tanto caro a certi ambienti, risulta realmente fuorviante nell’economia del dibattito.
Come tutte le parole potenti anche il vocabolo in questione negli ultimi tempi sta subendo quel processo per cui un termine, nel diventare onnicomprensivo, tende a perdere il proprio significato. Ma non (ancora) la propria forza: nell’era del tutto e subito, nel tempo delle mille giravolte, parlare di famiglia rimane una visione di lungo periodo, termine fondante non soggetto a interpretazioni. Tutto il resto, per favore, chiamatelo con un altro nome.
Marco Battistini
1 commento
Tutti sti artisti si credono di essere pontefici peccato però che servano mammona