Roma, 1 giu – Pensavate di averle viste tutte? Illusi. Non c’è alcun limite alla follia, o alla decadenza se più vi aggrada. Certo è che serve applicazione per tirar fuori qualcosa di ancor più assurdo di quanto già prodotto di questi tempi deliranti. Il premio di oggi, in tal senso, non può che andare al cosplayer giapponese Tokyo-San. Cosa avrà mai fatto costui? Ha deciso di diventare un cane, sborsando la bellezza di 15mila euro per realizzare cotanto sogno.
L’uomo che ha speso 15mila dollari per diventare un cane
Per l’esattezza questo impareggiabile tizio si è trasformato in un Collie. Da appassionato di travestimenti, nel caso dei cosplayer in particolare da personaggi di manga, videogiochi o cartoni animati nipponici. “Ho scelto un collie perché sembra reale quando lo indosso”, ha detto Toko-San al notiziario Mynavi. Ma come ha fatto esattamente a diventare un cane? Ha pensato bene di contattare una società che produce costumi per pubblicità televisive e film. Dopo un accurato studio, al cosplayer canino è stato presentato un conto decisamente salato: 15.709 dollari. Lui però, inossidabile, non si è fatto spaventare dalla cifra monstre e ha pagato senza indugio.
Esibizionismo esasperato
Toko-San dice di essere amante dei cani, più che altro viene da pensare che sia un perfetto coglione, ma possiamo pure sospendere il giudizio perché qualcuno potrà pure ritenerla una furbata per attirare l’attenzione. “I miei preferiti sono gli animali quadrupedi, specialmente quelli carini. Tra questi, ho pensato che un grosso animale sarebbe andato bene, considerando che sarebbe stato un modello realistico, quindi ho deciso di far realizzare un cane”. Sul suo canale Youtube, il cosplayer ha pubblicato una serie di video in cui si mostra in costume da Collie mentre compie mirabolanti gesta, tipo rincorrere palline e rotolandosi sul pavimento di casa sua.
Inutile dire che la gran parte degli utenti hanno bollato la trovata come “insensata”, “ridicola”, “delirante”. Sta di fatto che Tokyo-San non è l’unico sciroccato al mondo, anzi. Basti pensare che negli Stati Uniti circa 250mila persone si definiscono “furry”, ovvero una categoria di persone che usano travestirsi da animali di cartoons e fumetti.
Alessandro Della Guglia