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Nuovo Dpcm in vigore da oggi al 6 aprile. Tutte le regole e i nuovi divieti

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 6 mar – In vigore da oggi il nuovo Dpcm, il primo e forse pure ultimo firmato dal premier Mario Draghi, che conferma le restrizioni dell’era Conte e introduce nuovi divieti in base alle fasce di rischio. Le nuove regole anti-Covid saranno valide fino al 6 aprile. Il Dpcm prevede la divisione per colori in base al rischio: ci saranno la fascia bianca, gialla, arancione e rossa. Per quanto riguarda la fascia arancione scuro (o arancione rafforzato), viene introdotta a livello locale da sindaci e governatori. Nelle aree in questa fascia di colore (un gradino sotto la zona rossa) vengono chiuse le scuole. Alcune ordinanze prevedono il divieto di andare nelle seconde case.

Dpcm: confermate tutte le misure anti-Covid

Nello specifico, il provvedimento conferma le misure anti-contagio in vigore ormai da mesi: mascherina, pure all’aperto, distanziamento, divieto di assembramento, coprifuoco dalle 22 alle 5, restrizioni sugli spostamenti. “E’ fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”.

Da oggi vietate le visite a amici e parenti in zona rossa

Per quanto riguarda invece le novità (in peggio), rimane la possibilità di visitare parenti e amici “in due adulti e minori di 14 una sola volta al giorno dalle 22 alle 5”, ma soltanto in zona gialla e arancione. Da oggi è vietato in zona rossa. Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Indicazioni anche per quanto riguarda il comportamento in casa (ma nessun obbligo). E’ dunque “fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”. Sempre in merito alle abitazioni private, “è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

Coprifuoco, regole e deroghe

Dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo “sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati. Salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Altra novità, in fascia bianca il coprifuoco può essere spostato oltre le 22.

Fascia bianca, cosa riapre e cosa resta chiuso

Sono in fascia bianca, dove si può riaprire quasi tutto, “le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti”. In fascia bianca pertanto “cessano di applicarsi le misure relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività”. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, come fiere e congressi. Nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Resta vietata anche la partecipazione di pubblico agli eventi e alle competizioni sportive.

Cibi e bevande da asporto, la deroga per le enoteche

Rimane il divieto di asporto per le attività dei bar dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia (ristoranti, pizzerie). Ma – altra novità – viene consentito “l’asporto fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande. Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto”.

Divieto di spostamento tra regioni fino al 27 marzo

Fino al 27 marzo 2021 rimane il divieto di spostamento tra le regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione (scaricabile qui). Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione.

Seconde case, regole e divieti

Nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Ma attenzione, se la casa è in zona arancione scuro o rossa non ci si può andare. Inoltre chi vive in zona arancione scuro o rossa non può andare nelle seconde case anche se si trovano in fascia bianca, gialla o arancione.

Chiusura delle scuole a discrezione dei governatori

Le scuole possono essere chiuse – tutte, dalla materna alle superiori – a discrezione dei governatori, sulla base della curva epidemica e della diffusione delle varianti del coronavirus. La chiusura delle scuole dunque “è disposta dai presidenti delle regioni o province autonome nelle aree, anche di ambito comunale, nelle quali gli stessi presidenti delle regioni abbiano adottato misure stringenti di isolamento in ragione della circolazione di varianti di Sars-CoV-2 connotate da alto rischio di diffusività o da resistenza al vaccino o da capacita di indurre malattia grave”. “La stessa misura può altresì essere disposta dai presidenti delle regioni o province autonome in tutte le aree regionali o provinciali nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico”.

Parrucchieri e barbieri chiusi in zona rossa

Altra novità, in peggio, nelle zone rosse i parrucchieri e i barbieri non possono aprire. Il Cts ha confermato l’orientamento del governo. Nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia inoltre “sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili”. Il tutto “ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie”. In zona rossa, inoltre, “sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”.

Mostre e musei, regole di apertura

L’ingresso nei musei e negli altri istituti e luoghi della cultura in fascia gialla “è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100 mila l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata”. “O comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”. Dal 27 marzo poi “il sabato e i giorni festivi, il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo”.

Cinema e teatri riaprono in fascia gialla dal 27 marzo

Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto. Ma, unica novità in positivo, è pevista la possibilità in zona gialla di riaprire cinema e teatri a partire dal 27 marzo. Nel dettaglio, “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e distanziati”. “La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 400 per spettacoli all’aperto e a 200 per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”. Le feste private rimangono ancora vietate, anche in fascia bianca. Le discoteche, inoltre, devono restare chiuse ovunque.

Palestre, piscine e attività sportiva all’aperto

In tutta Italia, tranne che nella fascia bianca (ma decide comunque il tavolo tecnico), rimane il divieto di aprire palestre e piscine. Tuttavia in quelle gialla e arancione “è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”. Maggiori restrizioni in fascia rossa dove è consentito solamente “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. E con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. È altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

Viaggi e rientri dall’estero

Chi torna dall’estero deve effettuare un tampone antigenico o molecolare nelle 72 ore “precedenti all’ingresso nel territorio nazionale”. Regole specifiche poi per “le persone che hanno soggiornato o transitato, nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia” in Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Austria e Brasile. Queste persone “anche se asintomatiche sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora”. Alle persone infine che hanno soggiornato o transitato in Brasile nei 14 giorni precedenti, l’ingresso nel territorio nazionale è consentito altresì per raggiungere il domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

Adolfo Spezzaferro

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