Roma, 30 lug – Oggi il Senato vota per l’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Open Arms e – dopo l’annuncio di Matteo Renzi che Italia Viva voterà sì – sono altissime le probabilità che il leader della Lega andrà a processo. Ne abbiamo parlato con l’ammiraglio Nicola De Felice, esperto di Diritto marittimo, già comandante di cacciatorpediniere e fregate, e che ha svolto importanti incarichi diplomatici, finanziari, tecnici e strategici per gli Stati maggiori della Difesa e della Marina militare, che ci spiega perché l’iter contro l’ex titolare del Viminale va contro le sentenze della Corte Ue.
Ammiraglio lei è convinto che il leader della Lega non va processato e che le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo le danno ragione. Ci spiega perché?
L’iter indagatorio contro il senatore Matteo Salvini per il caso della nave Ong Open Arms è in netto contrasto con le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha riconosciuto il diritto dell’Italia a non fare sbarcare i clandestini se non in caso di emergenza.
E quindi, da dove nasce la richiesta dell’autorizzazione a procedere?
Tale procedimento giudiziario è un vergognoso attacco politico contro il mio partito, la Lega, perché ignora – a mio avviso colpevolmente – che l’ex ministro dell’Interno Salvini ha agito garantendo la doverosa azione politica per assicurare la sovranità dello Stato nelle sue acque territoriali, in ossequio alla Legge del Mare delle Nazioni Unite ed al Codice della Navigazione, sulla base della priorità della tutela degli interessi nazionali definiti dell’autorità politica stessa – democraticamente eletta dal popolo sovrano – ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione. Giova ricordare, inoltre, che il primo passaggio illegale dei clandestini, avvenuto peraltro in acque territoriali maltesi, è avvenuto su territorio spagnolo in quanto la nave Open Arms batte bandiera spagnola e, ai sensi del Regolamento Ue di Dublino, è la Spagna ad avere tutte le responsabilità della protezione internazionale degli immigrati stessi.
Intanto, con i porti aperti, è invasione di clandestini…
Esatto. E nel frattempo nessuna parte politica, salvo la Lega, si sta doverosamente occupando “dell’emergenza nell’emergenza” ossia degli sbarchi di clandestini positivi al Covid-19 che fuggono ad ogni controllo mentre gli italiani sono multati in spiaggia in funzione anti assembramento. Non posso che confermare che siamo oramai fuori da ogni oggettiva logica del buon senso. Non è solidarietà, ma buonismo di facciata che fa dell’Italia l’utile idiota di quell’Europa complice silente di un deja vu già visto con l’invasione dall’Albania del 1991.
Adolfo Spezzaferro
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