Roma, 30 nov – Liliane Murekatete, moglie di Aboubakar Soumahoro, è infuriata. Al centro di una bufera mediatica dopo l’indagine che la Procura di Latina ha aperto sulle condizioni dei lavoratori nella cooperativa Karibu, fondata da sua madre Marie Therese Mukamitsindo, non ci sta ad essere definita “lady Gucci” e accusa i media che a suo avviso l’hanno difammata. “Ora basta, porto in tribunale chi mi ha diffamato”, tuona la Murekatete, denunciando quello che ritiene un atteggiamento persecutorio nei suoi confronti da parte della stampa.
La moglie di Soumahoro è infuriata con la stampa: “Ora basta”
“Posso capire, senza giustificarli, gli attacchi politici, ma la narrazione della maggior parte dei giornalisti è stata improntata ad un teorema fondato sulla colpevolezza certa e manifesta, con buona pace della presunzione di innocenza: colpevole io, colpevole mia madre, colpevole il mio compagno”, afferma la moglie di Soumahoro in una lunga intervista ad Adnkronos. “Il sapiente, malizioso utilizzo di espressioni quali la ‘cooperativa della moglie di Soumahoro‘ (mentre non faccio più parte della cooperativa né come membro del Cda, né come socia né tantomeno come dipendente) o ‘la cooperativa della famiglia di Soumahoro‘ che ha connotato sin da subito la campagna mediatica è particolarmente odioso in quanto volto a sollecitare distinguo, prese di distanza, ripudi, magari accuse reciproche, tutti rigorosamente pubblici, nella peggiore tradizione dell’Autodafé”.
La Murekatete è particolarmente irritata per quello che definisce “un racconto mediatico volto a rappresentarmi come una cinica ‘griffata’ e ad affibbiarmi icastici titoli derisori”, ovvero “una che pubblica selfie (peraltro dello stesso tenore di quelli di centinaia di migliaia di giovani donne occidentali e non) mentre i lavoratori della cooperativa non ricevono gli stipendi”. Secondo la moglie di Soumahoro questa non è altro che “una costruzione artatamente falsata”, anche perché “la gran parte delle foto” risale “al 2014/15”, periodo in cui “non avevo alcun incarico nella cooperativa Karibu e quando non avevo ancora conosciuto il mio compagno”.
“Anch’io aspetto arretrati”
Ma gli stipendi che non sarebbero stati pagati ai dipendenti della cooperativa? “si sorvola sul fatto che anch’io (che peraltro sono in aspettativa dall’aprile 2022) sono in attesa della corresponsione degli arretrati. E ovviamente – dice Murekatete – il sottotesto della narrazione esclude a priori l’ipotesi che possa esistere una donna africana benestante (e/o che possa diventarlo onestamente) e men che mai che essa possa contemporaneamente impegnarsi nelle questioni sociali”. La moglie di Soumahoro ha inoltre rivelato ad Adnkronos di aver incaricato il suo avvocato, Lorenzo Borrè, “di adire le vie giudiziarie nei confronti di quanti mi hanno consapevolmente e persistentemente diffamato, ai limiti dello stalking”.
Alessandro Della Guglia