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Padre rom accusato di tortura: “Crudeltà gratuita sul figlio ucciso”

by Ilaria Paoletti
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Milano, 28 ott – Molti di voi ricorderanno la tragica vicenda del piccolo Mehmed, ucciso a due anni dal padre Aljica Hrustic che non sopportava il suo pianto per un pannolino non cambiato. Adesso per Hrustic si configura l’accusa di tortura, usato per la prima volta in Italia in ambito domestico.

L’accusa di tortura

In Italia il reato di tortura è subentrato nell’ordinamento dal luglio 2017 e solitamente viene contestato in altri ambiti, come nelle carceri, ma è la prima volta che viene usato in ambito domestico, come quello del caso del piccolo Mehmed. In pratica sulla risultanza dell’esame autoptico sul corpicino del bimbo, Hrustic è accusato di averlo torturato prima di ucciderlo.

L’omicidio del piccolo Mehmed

Era il maggio scorso quando Hrustic, aveva brutalmente assassinato in un appartamento di via Ricciarelli in zona San Siro a Milano il suo bambino. Immediatamente arrestato, era crollato aveva riferito agli inquirenti di avere agito “in un momento di rabbia”, dopo aver fumato hashish, e di aver picchiato il suo bimbo “fino a ucciderlo”

Torture indicibili

A Aljica Hrustic il Pm Giovanna Cavalleri imputa «omicidio volontario» (che si circoscrive al colpo in testa che ha causato la morte del bimbo) ma anche i costanti «maltrattamenti» che sono andati avanti per i mesi precedenti e infine la vera e propria «tortura» che si è avverata nell’ultima notte di Mehmed. Il reato si configurerebbe in quanto, secondo il pm l’Ufficio del procuratore aggiunto Laura Pedio, vi sono stati innumerevoli «gesti di violenza» che, «nel contesto delle condotte di maltrattamenti», sarebbero stati «connotati da gratuita crudeltà» provocando «acute sofferenze fisiche» al bimbo «sottoposto alla sua custodia, potestà e cura». Tra queste violenze, l’edizione milanese del Corriere enumera:”pugni e calci in testa, la lacerazione del labbro superiore, morsi sulle braccia e sulla schiena, e ustioni con fiamma viva sotto le piante dei piedi”.

La madre, anche lei vittima

Nel complesso a Hrustic  vengono contestate la tortura, i maltrattamenti e l’omicidio (peraltro con una serie di aggravanti): ciò potrebbe portare per lui all’ergastolo. Nulla viene invece contestato alla madre del piccolo Mehmed, che  figura come parte offesa, ovvero come vittima di violenze e maltrattamenti ad opera di Hrustic sin dal 2014.

Ilaria Paoletti

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Commodo 28 Ottobre 2019 - 10:41

Be’ , si chiama Hrustic … Un nome, un programma…..

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