Roma, 8 set – Alzate la testa, lassù c’è un uomo ragno. Anzi, più di uno, a ben vedere sono quattro. Ma chi sono questi “folli” che a mani nude stanno cercando di scalare un grattacielo a Parigi? Uno degli spider-man è tutto tranne che uno sconosciuto. Sì perché è noto per essere proprio “lo spider-man francese”. Si chiama Alain Robert, ha ormai quasi 60 anni e dopo una serie di analoghe imprese ha deciso stavolta di protestare contro il pass sanitario (l’equivalente del green pass imposto in Italia) voluto da Emmanuel Macron.
'French Spiderman' Alain Robert climbed a skyscraper in Paris along with three other climbers. Robert says he'll continue climbing until his body tells him to stop pic.twitter.com/N9ra67CDx6
— Reuters (@Reuters) September 8, 2021
L’impresa dell’uomo ragno
Un’ora di ascensione senza alcun equipaggiamento, fatta eccezione per alcuni “straps” intorno alle dita, per raggiungere la cima del grattacielo. Un’impresa spettacolare che è costata a Robert uno stato di fermo con l’accusa di aver “messo in pericolo la vita altrui”. Come detto però il “re” degli uomini ragno – che solitamente scala in solitaria – in questo caso era accompagnato da altre persone. Tre uomini di 21, 28 e 33 anni che si sono detti “onorati” di essersi potuti unire a una vera e propria leggenda di questa disciplina. D’altronde Robert di grattacieli e monumenti urbani ne ha scalati più di cento, sempre a mani nude, quasi sempre senza assicurazione e senza autorizzazione.
Protesta contro pass sanitario e omaggio a Belmondo
In questo caso ha deciso di compiere la sua nuova impresa per due motivi. Il primo: esprimere la sua netta contrarietà al pass sanitario ideato dal presidente francese Macron. Il secondo: rendere omaggio a Jean-Paul Belmondo, mostro sacro del cinema francese e appassionato acrobata, morto ieri. “Il pass sanitario è un attacco alle libertà fondamentali delle persone, è una vergogna“, ha detto Robert subito prima di iniziare la scalata del Total Coupole, grattacielo alto 187 metri a La Défense, quartiere parigino degli affari.
Alessandro Della Guglia