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Parler è offline. Amazon stacca la spina al social dei conservatori

by Cristina Gauri
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Roma, 11 gen – Lo aveva annunciato e lo ha fatto sul serio: Amazon ha disattivato dai propri server l’app di microblogging Parler, il social senza censure sostenitore del free speech, dove i sostenitori di Trump e Trump medesimo avevano trovato rifugio dopo la grande epurazione da Twitter e Facebook. Così, dopo essere sparito dal Google Play Store e dall’App Store di Apple, il social network Parler è scomparso dai server Amazon alle 9 circa di stamattina (ora italiana). Parler non è più raggiungibile in alcun modo dagli utenti. Per farla breve, per tornare online Matze sarà costretto a trovare un’alternativa ad Amazon Web Services.

La guerra tra Gafa e libertà di espressione

Continua quindi la guerra tra i Gafa e il presidente uscente degli Stati Uniti d’America, con le prime ormai ben decise a silenziare per sempre non solo Trump, ma tutte le voci alternative alla narrazione del pensiero unico globalista supportato dai colossi Big Tech, congiuntamente a tutti coloro che si propongono di offrire uno spazio senza censure per poter esprimere liberamente le proprie opinioni.

Come Amazon ha giustificato la censura di Parler

Amazon ha giustificato la mossa censoria denunciando su Parler la presenza di «post che chiaramente incoraggiano e incitano alla violenza». Amazon afferma inoltre di aver segnalato per «diverse settimane» 98 casi di post «controversi». Il Ceo di Parler, John Matze, aveva anticipato il clamoroso intervento dell’azienda di Bezos annunciando agli utenti della possibile interruzione del servizio. Parler rischia dunque di rimanere irraggiungibile per una settimana, il tempo di trovare un host alternativo ad Amazon. «Faremo del nostro meglio per passare a un nuovo fornitore in questo momento poiché abbiamo molti concorrenti per la nostra attività. Amazon vuole rimuovere completamente la libertà di parola da Internet», ha detto Matze.

Secondo Amazon, inoltre, Parler sarebbe stato uno dei «quartieri generali» virtuali nei quali i sostenitori di Trump avrebbero pianificato l’occupazione di Capitol Hill. L’8 gennaio i vari server avevano registrato un incremento del 281% dei download – poi bloccati dai provvedimenti congiunti di Google e Apple – in tutto il mondo, facendo schizzare Parler in testa alle classifiche delle app più scaricate.

Cristina Gauri

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4 comments

Demetrio merlo 11 Gennaio 2021 - 3:39

Chi non ha capito che questa e una dittatura finanziaria dove tutto si decide in Medio Oriente ha problemi seri.. W il Duce..

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Ue e Merkel contro la censura social a Trump: "Privato non decide su libertà espressione" | Il Primato Nazionale 11 Gennaio 2021 - 3:57

[…] Parler è offline. Amazon stacca la spina al social dei conservatori […]

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Bavaglio social anche per Libero: Twitter lo censura per “attività sospette” - 12 Gennaio 2021 - 10:15

[…] gen – L’inquisizione ideologica dei colossi social nei confronti del free speech non si limita agli Usa: ieri sera Twitter ha messo la mordacchia al quotidiano Libero, «limitando temporanemanete» le […]

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«Amazon vuole rimuovere completamente la libe … | Tiziano Solignani 16 Gennaio 2021 - 1:48

[…] Parler è offline. Amazon stacca la spina al social dei conservatori Amazon ha sospeso il social Parler, dove era iscritto Trump, dai suoi server. Il sito non è quindi più raggiungibile. Il Primato Nazionale http://www.ilprimatonazionale.it Se questo post ti è utile, regalami un like e mi farai felice! Ti è piaciuto il post? Usa qualche secondo per supportare Tiziano Solignani su Patreon! […]

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