Novara, 11 dic – Morire d’infarto dopo l’ennesima, accesa discussione coi vigili: è la tragica fine toccata a Sauro Capoferri, pasticciere di Novara, esperto anche nella preparazione di banchetti, che nella mattinata di mercoledì si è accasciato di fronte alla propria pasticceria dopo un alterco con le forze dell’ordine.
L’origine della disputa è da ricercarsi nella contravvenzione elevata quella mattina da una pattuglia di passaggio nei confronti della moglie di Capoferri, che a quanto pare aveva parcheggiato l’automobile contromano. Da qui le proteste del pasticciere che riteneva la multa ingiustificata.
Un pasticciere perseguitato…fino all’infarto
Stando a quanto riporta il Corriere, parenti e amici del 61enne sono concordi nel sostenere che ultimamente egli fosse vittima di una sorta di «persecuzione» da parte dei vigili, che si erano intestarditi ad effettuare controlli continui sull’attività del Capoferri per presunte violazioni del Dpcm. Controlli che scattavano in seguito a numerose, sistematiche segnalazioni da parte di qualche zelante delatore. O peggio, da qualche esercente rivale. Fino alla multa da 400 euro per violazione delle norme anti-Covid, arrivata ad inizio novembre.
Parla il comandante dei vigili
«Purtroppo avevamo ricevuto molte segnalazioni sul fatto che in quel locale si violava il Dpcm, che dal retro della pasticceria fosse consentito a degli avventori di entrare e di consumare, anche passando dal retro del locale», spiega al Corriere il comandante della polizia municipale Pietro di Troia. «Il Dpcm ci impone di verificare e di far rispettare le nome di sicurezza, ma mercoledì durante un nuovo controllo il titolare si è alterato ed ha avuto un diverbio con un agente, a causa forse anche di una multa che era stata nel frattempo elevata a una macchina della famiglia – della moglie o della figlia credo – parcheggiata lì vicino in maniera impropria. Il signor Capoferri è stato probabilmente vittima di un infarto e l’agente ha provveduto subito a praticargli un massaggio cardiaco, sfortunatamente inutile». Il Comune e il Comando hanno disposto verifiche per chiarire eventuali abusi.
Cristina Gauri
4 comments
UN ALTRO,che non ha capito che l’italia oggi è NEMICA,degli imprenditori.
UN ALTRO,che si fa il sangue marcio per tutte le difficoltà che continuiamo,giorno dopo giorno,a dover affrontare…
UN ALTRO,che passa la vita a cercare di lavorare,con quel minimo di libertà e risorse che restano dopo essersi piegati a milioni di norme,vincoli,tasse e obblighi.
e intanto i maledetti politici fan passare il mes,che ci DANNEGGERA’ TUTTI,
e intanto i maledetti burocrati pubblici scioperano per avere un aumento di stipendio che NON meritano,visto che esistono solo per corrodere come un cancro la vita stessa di questo paese.
e intanto i maledetti banchieri cercano il modo di prendersi asset reali,anzichè fare gli interessi dei loro correntisti e del paese.
BASTA.
per quanto uno cerchi di illudersi,arriva un momento in cui bisogna aprire gli occhi…
e rendersi conto che questo stato NON merita il nostro sudore..
il nostro impegno,il nostro seguire le leggi,le nostre tasse.
sono commerciante…
ma potrei essere imprenditore,artigiano,professionista:
chiedo,a TUTTI i miei colleghi di partiva iva:
DAVVERO NE VALE ANCORA,LA PENA?
perdere la vita dietro un’impresa,o un bancone,e rovinarsi la salute e il carattere…
per andare dietro a questo branco di mantenuti nullafacenti e rompicojoni?
secondo me,non più.
esorto quindi TUTTE quelle partite iva che vivono con l’acqua alla gola…sperando che non arrivi una multa,o un ulteriore obbligo,
a rendersi conto che non vale la pena vivere in questo modo per campare e basta:
meglio fare il disoccupato o il lavoratore saltuario…
si mangia lo stesso,e si ha anche una vita per se stessi.
ed esorto TUTTE le partite iva che possono permetterselo,a mollare tutto:
riprendersi la propria vita,che non è eterna….
e mandare in malora stato e dipendenti:si arrangino,come siamo sempre stati costretti a fare noi.
ed infine esorto TUTTE le partite iva che restano….
me compreso,a VALUTARE ACCURATAMENTE se vale la pena continuare,se cioè c’è una REALE resa economica:
perchè se ci dobbiamo fare il mazzo per guadagnare poco più che da dipendenti,tanto vale che facciamo i dipendenti:così le rogne se le grattano gli altri.
ed in ultimo…
esorto anche quelle poche partite iva che non rientrano nelle categorie sovra esposte,
a valutare accuratamente di piantare i dipendenti ad arrangiarsi,e farsi vedere solo quando si tira i cassetto:
perchè perche se una volta pagate tasse,buste paga,fornitori,affitti e ammortamenti….resta un decimo di guadagno per il padrone,
allora è più che giusto impegnarsi un VENTESIMO scarso,di quello che ci impegnamo oggi.
e,per tutte le partite iva d’italia….
credo che sia ora di valutare l’emigrazione,per quanto piccole siano:
che ci vadano gli altri,a tirar l’aratro per
mandare avanti questo paese:
perchè io personalmente,e credo anche molti altri…
ne abbiamo piene le scatole.
La faccenda del covid è diventata demenziale, l’isterismo dilaga, a quando il ritorno alla normalità? Appena fatto il vaccino? Col cazzo. Il problema nasce da una precisa parte politica, bisogna restaurare, riportare all’antico.Sono sicuro che tutti i popoli del mondo vorranno tornare al precedente stile di vita, amazon & company già hanno fatto troppo danno.
SI ma la legge va rispettata se apriva e se ne strafotteva delle regole ma che cazzo vuoi!
ma che cazzo vuoi tu?
Almeno mio padre la comprensione del testo la conosceva….
la figlia di sauro