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Spacca la statua della Madonna, poi fa a pezzi crocifisso del Settecento: denunciato straniero

by Cristina Gauri
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crocifisso

Roma, 22 nov — E’ stato un immigrato con problemi psichici a rubare e fare a pezzi il prezioso crocifisso del ‘700 della chiesa di Santa Maria Assunta a Monterone, a Perugia: si chiude il mistero attorno al grave atto vandalico, avvenuto poco più di una settimana fa, per il quale gli inquirenti erano inizialmente arrivati a ipotizzare la pista del rito satanico.

La realtà è risultata essere molto più banale delle supposizioni: si tratta dunque dell’ennesimo sbandato con problemi psichici scaricato sul nostro territorio grazie a qualche Ong compiacente e foraggiato da qualche coop assetata di contributi statali, e del cui disagio deve fare i conti la collettività. Cioè noi. Lo straniero, un uomo di 29 anni che soggiorna in una struttura d’accoglienza non lontana dalla chiesa di Monterone, è stato denunciato per furto e danneggiamento aggravato.

Straniero fa a pezzi crocifisso del ‘700

La sparizione del crocifisso risale a circa una settimana fa. Grande lo scompiglio tra i parrocchiani, preoccupati di trovarsi di fronte a l’ennesimo furto di materiale sacro di cui far scempio nel corso di una messa nera. Le indagini hanno presto fugato ogni dubbio riguardo l’eventualità del movente satanista: a orientare gli investigatori verso l’immigrato è stata la testimonianza di un’operatrice del centro di accoglienza, dopo aver assistito a una crisi di panico del 29enne.

La confessione

L’uomo, in lacrime, le avrebbe confessato prima di aver danneggiato una statua della Madonna posta in una nicchia del centro di accoglienza, poi le avrebbe confidato di aver dormito per alcune notti all’interno di una chiesa. A quel punto l’operatrice, sospettando che il pernottamento del 29enne nell’edificio di culto fosse collegato alla sparizione del crocifisso, ha allertato le forze dell’ordine.

I sospetti della donna si sono rivelati fondati: una volta portato in questura l’uomo — sebbene in evidente stato confusionale — ha confessato tutto. Dato l’evidente scompenso psichico che lo attanagliava le forze dell’ordine hanno optato per il trasferimento all’ospedale di Perugia, nel reparto di psichiatria. Nel frattempo lo straniero aveva indicato la posizione del crocifisso, o di quel che ne restava. Il manufatto è stato recuperato e affidato alle cure di un restauratore. 

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1 commento

Lappola 22 Novembre 2022 - 5:44

Ma figurati se non aveva problemi psichici; tutti hanno problemi psichici quando sono colpevoli di reati. Solo quando vengono in Italia sono sani di mente, se avessero problemi psichici anziché sbarcare potrebbero proseguire verso Francia, Spagna, Portogallo, Germania ecc. invece quando scelgono di venire in Italia sono sani di mente e diventano pazzi, ladri, assassini, stupratori soltanto dopo al contatto con noi. Questa è la prova che la colpa è nostra. Chiedete a Boldrini e Saviano che sono dalla parte di Summahoro, vi diranno che è vero.

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