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Le priorità di Repubblica ai tempi del coronavirus: celebrare il 25 aprile

by Lorenzo Zuppini
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Repubblica feteggia il 25 aprile

Roma, 11 apr – La pratica barbara di spalmare coattivamente il folkloristico 25 aprile su tutta l’Italia non verrà meno neanche in presenza del coronavirus, il quale impedirà ai signori partigiani di sfilare per le piazze italiane ma non tratterrà il vippume antifà dall’ammorbarci con iniziative pesantemente ideologiche celate dietro la solita narrazione mistificatoria dell’amore per la libertà. Eppoi loro ci marciano sopra indegnamente: nessuno ha sentito i neomarxisti al caviale lamentarsi per i tentativi reiterati di imbavagliamento perpetrati da Pd e compagni, anche con l’istituzione di commissioni di controllo sovietico dell’opinione dei rozzi popolani. Ecco quindi che da Repubblica ci viene dato appuntamento al giorno della liberazione per un vip party che inizierà sul sito 25aprile2020.it e proseguirà su RepTv sulle note dell’inno di Mameli, finendo con la solita Bella Ciao.

25 aprile e gretinismo: tutto insieme

Andando a spulciare il sito 25aprile2020.it, sembra che la festa sia già iniziata e che diverse bottiglie siano state svuotate. Dicono che “saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo e più sostenibile” e perciò convocano in una piazza virtuale cittadine e cittadini. Non è finita qui e lo sproloquio continua: “Occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche”.

Sembra d’essere usciti da un qualsiasi centro sociale o da una nave Ong al largo in mare: la ricetta marxo-gretina è folle non solo per la lagnosità con cui viene proposta, ma anche per il totale distaccamento dalla realtà che dimostra d’avere. Solo nelle menti illuminate di rosso dei radical chic si può affiancare il coronavirus al presunto riscaldamento del pianeta, evento dato per certo su Repubblica ma smentito in mille occasioni da scienziati di ogni genere. Senza contare che tale virus si è trasmesso da animale a uomo in Cina, nota dittatura comunista che non ha all’ordine del giorno l’istituzione delle Ztl che piacciono tanto ai vipponi del 25 aprile. Perché Eugenio Scalfari non si prodiga affinché il mondo venga liberato da inferni come quello cinese? Michele Serra, nella sua Amaca, si scaglia contro la “deforestazione che libera virus mai visti prima” e il “proliferare folle degli umani, il loro formicolare in giro per il mondo”. Se Serra è così sicuro che è il nostro proliferare ad essere il problema potrebbe iniziare dando il buon esempio. Tanto sempre di “liberazione” si parla.

I soldi raccolti fino ad ora

Secondo aspetto grottesco: hanno lanciato una raccolta fondi da destinare a Caritas e Croce Rossa Italiana, a cui ovviamente hanno partecipato i 1400 firmatari della petizione e futuri ospiti dell’evento liberatorio. Quattrini ad oggi raccolti: 65mila euro su 300mila richiesti. Per fare una proporzione, la raccolta organizzata dal Giornale e Libero per l’ospedale all’ex Fiera di Milano era partito con 20mila euro donati da Sallusti e Feltri, ossia un terzo di ciò che è stato raccolto dalla combriccola dei partigiani. Briciole rosse se paragonate ai nomi presenti nella sottoscrizione dell’evento. Per dirne qualcuno: Zagrebelsky, Violante, Veronesi, Simona Ventura, Jovanotti, la Hunziker, il direttore Travaglio, Cecilia Strada, Vauro, Gerry Scotti, Michele Santoro, Vasco Rossi, Christian Raimo, Michela Murgia, Bedy Moratti, Elisabetta Gregoraci e molti altri ancora.

Vippume resistenziale

Il vippume resistenziale sta facendo la figura di quelli che partecipano ai rinfreschi portando una bottiglia di aranciata ma poi mangiano come un plotone d’affamati: ecco, a loro piace tanto rinfrescarsi ponendo il loro nobile nome su iniziative farlocche come questa, ma se c’è da scucire la pecunia, allora ben vengano le differenza socio-economiche. I quattrini sono loro, e col cavolo che li regalano. Chi ha molto parteciperà dall’attico alla festicciola prestigiosa, chi ha poco si limiterà a sognare certi forme paradisiache d’impegno civile. Per redistribuire pani e pesci, qualcuno prima deve pescarli. Ecco, a loro basta guadagnarne di molti, poi agli altri ci penseranno i soliti imprenditori abietti che, evidenziando le differenze sociali, hanno finanziato il nuovo ospedale a Milano. La cassa piange, ma loro sono troppo impegnati a cantare Bella ciao.

Lorenzo Zuppini

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3 comments

SergioM 11 Aprile 2020 - 2:43

ANCORA con sto c…. di festa il giorno di San Marco !!!!!!
Tanto vale dedicare la giornata a GIUDA ISCARIOTA …

Reply
SergioM 12 Aprile 2020 - 12:23

E ….. se fosse una OPPORTUNITà ?????
Lasciamo che vadano in piazza !!!!
Baci , abbracci , strette di mano … immunità di “gregge” , intanto migliaia di coglioni a far concime !!!!
Migliaia di coglioni CIBO PER VERMI !!!!

Poi festeggeremo San Marco come il giorno della VERA LIBERAZIONE !!!!
😈😈😈😈

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MINO VENTO 12 Aprile 2020 - 2:54

CHE LA MAMMA DEGLI IDIOTI E’ SEMPRE INCINTA E’ DETTO ANTICO E VERITIERO.

GLI IDIOTI, AHIME’, NON VENGONO DISSUASI NE’ DA DISASTRI INIMMAGINABILI NE’ DA PANDEMIE, NEL LORO DNA C’E’ IL MARCHIO INDISTRUTTIBILE DELLA INFAMIA E DEL CRETINISMO PATOLOGICO E COSI’ PERSEVERANO NELLA RITUALISTICA BARBARA DI RICORRENZE FUORI STORIA E TEMPO CONSERVANDO VELENO E LIVORE CHE SCORRE E SCORRERA’ NELLE VENE PUTRIDE DELLE LORO ESSENZE EVERSIVE .

NEGLI ANNI SETTANTA DEL XX SECOLO SI PUBBLICAVA IL FAMIGERATO FOGLIACCIO COMUNISTA “LOTTA CONTINUA” CHE INCITAVA SPUDORATAMENTE A COMMETTERE OMICIDI POLITICI,
NEL XXI SECOLO la repubblica CHE INSISTE SU ARRUGGINITE LINEE MARXISTE CONFERMA CHE GLI EVENTI DISASTROSI IN ATTO IN ITALIA E NEL MONDO NON PORTERANNO IL SUO STAFF REDAZIONALE A RICONSIDERARE CRITICAMENTE CHE CERTE DIVISIONI IDEOLOGICHE OSSESSIVAMENTE CALDEGGIATE DAL MEDESIMO SONO PATRIMONIO DI UN LONTANO ORRIDO PASSATO, A CUI SONO FOLLEMENTE ATTACCATI PER COLPA DELLE LORO PSICOPATOLOGIE MANIACALI.

DOPO LA TERRIBILE VICENDA DELLA INFESTAZIONE VIRALE IL MONDO ALTERATO E DIVERSIFICATO SARA’ CARICO DI TALI NUOVE ESIGENZE E PRIORITA’ CHE LE VETUSTE E AMMUFFITE PSICOPATOLOGIE DI QUESTI OSSESSI VETERO MARXISTI SARANNO SOLO
IL FRUTTO DI NOSTALGICI MALATI ANCORATI AL RICORDO ORRENDO DEI MISFATTI COMMESSI NELLA TERRIBILE STAGIONE 1943/ 1945 , E NEGLI ANNI SUCCESSIVI, CONTRABBANDATI COME azioni di liberazione per la “liberta’”.
CANTARE ANCORA “bella ciao” , RIVENDICARE ANCORA EROISMI DA RICONSIDERARE E’ PURA MANIFESTAZIONE DI ALIENATI.

IL VIRUS , CONSIDERIAMO, HA ANNIENTATO TANTISSIME MIGLIAIA DI VECCHI E FRA QUESTI MOLTISSIMI CHE ERANO SOPRAVVISSUTI ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE E SI ERANO FRONTEGGIATI IN ARMI SU FRONTI OPPOSTI E PER IDEOLOGIE OPPOSTE.

CIO’ PORTA A PENSARE CHE IL VIRUS, ARMA DI UNA NATURA VENDICATRICE, HA VOLUTO IMPORRE UN CAMBIO DI PASSO CHE SOLO GLI OTTUNDI DI repubblica NON RIUSCIRANNO MAI A METTERE A FUOCO.

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