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Regionali, i preti rossi festeggiano lo “scampato pericolo”: “Ora via i dl sicurezza e accoglienza per tutti”

by Cristina Gauri
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Roma, 23 set – E’ festa in casa dei «preti rossi» don Biancalani e padre Zanotelli  per la mancata spallata leghista all’esecutivo all’indomani delle Regionali che hanno portato un non entusiasmante «3 a 3» per la coalizione di centrodestra.

Biancalani si sfrega le mani

Biancalani stappa lo champagne per l’elezione di Eugenio Giani del Pd a governatore della Toscana. «Consegnare la regione a politiche populiste portate avanti dalla signora Ceccardi (Lega) – sostiene il prete immigrazionista – per noi sarebbe stata una sconfitta. La tradizione della Toscana è quella della difesa dei diritti umani, dell’accoglienza. Con Enrico Rossi sono state fatte leggi ‘samaritane’ per l’accoglienza dei migranti, speriamo Giani abbia la stessa sensibilità e continui su questa strada. Io ci sono e sono pronto a dare il mio contributo». Poi passa ricordare la causa in tribunale con la Ceccardi, querelata per diffamazione dal don: «La signora Ceccardi – ricorda – venne a Vicofaro ad inaugurare la campagna elettorale e ci prese di mira. Disse cose ingiuste, che la parrocchia era stata trasformata in un luogo di spaccio». Biancalani non sta più nella pelle e conta di potere iniziare una collaborazione con il neo governatore all’insegna di immigrazione accoglienza: «Se mi consulteranno, sono pronto a dare il mio contributo. Abbandonare e sfruttare i migranti non sono certamente un bagaglio della sinistra che non deve temere di essere sinistra fino in fondo».

Gli fa eco padre Alex Zanotelli, missionario comboniano noto per gli interminabili scioperi della fame per l’abrogazione dei «decreti razzisti» salviniani. Zanotelli non perde tempo e va subito al sodo: «Ora che lo spauracchio di Salvini – spiega – come quello della crisi di governo sono finiti, è il momento che Zingaretti abbia il coraggio di voltare pagina e di chiedere l’abrogazione dei decreti sicurezza». Dato il ridimensionamento di Salvini, ora il Pd «coi Cinque stelle può fare la voce più grossa e quello che chiedo con forza da uomo e da missionario è che Zingaretti, che aveva promesso discontinuità all’inizio del governo anche sui decreti sicurezza, è che abbia la forza di chiedere l’abrogazione, non il ritocco, perché non è concepibile che continuiamo a fare soffrire così tanta gente con questi decreti razzisti». Zanotelli si allarga oltre, pretendendo che il Pd chieda lo ius culturae e «accetti la proposta dei cinque stelle della ripubblicizzazione dell’acqua. E’ ora di un passo avanti». Per gli italiani, invece, l’ennesima sconfitta.

Cristina Gauri

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blackwater 23 Settembre 2020 - 11:41

samaritane ? veramente il Samaritano della Bibbia (peraltro niente affatto “straniero” come spesso si propaganda,visto che anche i Samaritani erano ebrei) si spese per aiutare una vittima con i PROPRI SOLDI e facendolo alloggiare NON IN CASA PROPRIA ma in una locanda qualsiasi.

quindi di fatto abbiamo avuto un ebreo che aiutò un altro ebreo con i propri soldi,non quelli dello Stato ossia di alttri cittadini;

ci aggiorneremo quindi quando tal Biancalani assisterà ALTRI ITALIANI (come fece il Samaritano che aiutò altri ebrei come lui) e CON I SOLDI PROPRI.

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