Brindisi, 3 gen – Il relitto del Norman Atlantic è giunto a Brindisi questa mattina, trainato dai rimorchiatori della Barretta, l’azienda incaricata dalla procura salentina per procedere con la delicata operazione di recupero.
Il traghetto è rimasto a lungo in rada prima di ricevere l’autorizzazione a iniziare le manovre di ingresso in porto e attracco; disposizione presa a scopo precauzionale dalla Capitaneria di Porto per la presenza, nell’adiacente area industriale, dello stabilimento petrolchimico.
Effettuato un ulteriore intervento di contenimento dei focolai ancora accesi nella stiva, il Norman Atlantic è potuto ripartire e ha raggiunto la banchina del molo sud di Costa Morena intorno alle 15.
Dall’imbarcazione sono scesi gli otto Vigili del Fuoco impegnati da sei giorni nelle manovre di spegnimento e ormai stremati, coadiuvati dai colleghi che gli attendevano sulla banchina insieme ai familiari; uno di loro è stato trasportato all’ospedale Perrino per effettuare dei controlli dovuti a un principio di intossicazione. Subito dopo sono stati accompagnati a bordo il procuratore di Brindisi, Ettore Cardinali, personale di Polizia giudiziaria e il comandante dei Vigili del Fuoco, Michele Angiuli.
Proprio l’Ing. Angiuli, al termine della prima ispezione, dopo aver elogiato l’operato dei propri uomini, spiega le cause per le quali dal relitto continua a sprigionarsi un denso fumo nero: “Il fenomeno – dichiara il comandante – è dovuto alla mancanza di ossigeno in alcuni ambienti chiusi della nave, ciò comporta una combustione molto lenta, ma monitoreremo costantemente la situazione nei prossimi giorni”.
Francesco Pezzuto