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“Respira”. Ecco il manifesto-motto del Blocco Studentesco contro la scuola del governo

by Alessandro Della Guglia
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Blocco Studentesco, respira

Roma, 18 set – Respira. Soltanto questo termine, una sola parola per un nuovo motto. E se li osservate uno accanto all’altro, perfettamente allineati sui muri, i manifesti affissi dal Blocco Studentesco in tutta Italia sono di sicuro impatto perché il motto riportato in maiuscolo si legge tutto d’un fiato come un mantra: respira, respira, respira. Dunque riprendi ossigeno, alza la testa e lotta. I ragazzi del Fulmine cerchiato hanno iniziato così l’anno scolastico, respirando e invitando a respirare tutti gli studenti.

“Un messaggio chiaro – si legge nella nota diffusa dal Blocco Studentesco – che vuole arrivare dritto al cuore degli studenti italiani che in questi giorni (e nei prossimi) saranno costretti a rientrare nelle scuole gulag del ministro Azzolina. Già nei primi giorni che hanno contraddistinto l’apertura delle scuole sono emerse tutte le minacce che rischiano di minare le fondamenta di un’intera generazione che, ancora prima che materiali – come possono essere le strutture fatiscenti che da anni contraddistinguono la scuola pubblica italiana – sono di natura sociale”.

 

Contro il governo e “la cura peggiore della malattia”

Quello del Blocco Studentesco non è dunque semplicemente un messaggio rivolto agli studenti, è anche e soprattutto un duro attacco al governo. Di fronte a una generale apatia, che sta producendo soltanto schiera di addormentati nel bosco delle restrizioni, finalmente un messaggio forte. Ci arriva proprio da quei giovani che durante l’estate i benpensanti hanno trattato quasi da untori.

“Cosa significa ‘respira’? Molto semplicemente – si legge ancora nella nota del Blocco Studentesco –  l’atto più rivoluzionario che un giovane italiano può compiere contro un governo non eletto che ha portato l’Italia e l’istituzione pubblica in un regime carcerario permanente. Respira significa riappropriarsi dello spazio e del tempo che ci hanno tolto, respira significa fregarsene del distanziamento sociale e dei ‘coprifuoco’. La cura messa in campo dalle task force Conte è peggiore della malattia, e la paura alimentata dalla narrativa pseudo-scientifica è la peggiore delle minacce alla crescita dei futuri italiani: ignorati e colpevolizzati per mesi, è ora per tutti di riprendere ossigeno”.

Respirare, contro la paura

Ma gli studenti del Fulmine cerchiato non puntano il dito soltanto contro il governo italiano, anzi. Hanno qualcosa da dire all’intero “sistema globalizzato e liberista che ci vuole chiusi in casa serviti da Netflix e Glovoo mentre fuori si organizza scientificamente la distruzione di qualsivoglia struttura pubblica e sociale”. Infine, rigettando “al mittente ogni accusa di essere gli untori della malattia”, i giovani del Blocco Studentesco lanciano un messaggio chiaro: “Se c’è una speranza per questa terra chiamata Italia è proprio in chi da oggi deciderà di non farsi condizionare dalla paura e scenderà in strada, uscirà dalle classi e dalle scuole, per dire chiaramente al mondo che la vita è più importante della sopravvivenza, per mandare finalmente a casa questi stronzi”. Respira, respiriamo.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Sergio Pacillo 18 Settembre 2020 - 12:57

Imparate a respirare di meno.
Consumate troppo ossigeno ed emettere troppa anidride carbonica.
Inquinate troppo e la natura, secondo Bergoglio, non perdona.
Tutto sommato l’importante è che in Puglia non esca Emiliano.

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Demetrio merlo 18 Settembre 2020 - 1:47

Il regime e riuscito a terrorizzare il popolo grazie il controllo totale dei media.. Non si è mai vista una terroristica così lunga e aspra.. Oggi ho visto ragazzi camminare per strada di montagna col docente tutti con mascherina.. Ieri extracomunitari e rumeni sul treno regionale Torino Cuneo senza mascherina… Italiani svegliatevi…. ONOre a Benito Mussolini..

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Fabio Crociato 18 Settembre 2020 - 7:57

Così mi pare proprio che si dia l’ idea che siamo giunti alla canna del gas…. VERO!

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