Una situazione surreale, che come ha spiegato il vice comandante della Polizia locale di Avezzano, Adriano Fedele, intervistato dal Fatto Quotidiano, non rappresenta purtroppo un caso isolato. “La questione sta diventando sempre più seria, soprattutto per l’ordine pubblico, dal momento che gli abusivi nella gran maggioranza dei casi si coalizzano e ci fronteggiano con modalità che vanno ben oltre la soglia della tolleranza. Alla minima manifestazione di fermezza da parte di noi agenti, il gruppo di occupanti si fa scudo di uno o più minori, sempre presenti in scena. E le nostre operazioni si fanno impossibili”. I rom sono esperti di occupazioni abusive, tanto che appena occupano l’immobile si autodenunciano così da far scattare un iter burocratico tale che gli permette di prendere tempo mentre si oppongono allo sgombero con la forza (e l’infamia, mettendo in prima linea i bambini, ndr).
Anche quando con l’aiuto della forza pubblica, dopo estenuanti tentativi si riesce a far uscire i rom di casa, questi rientrano subito dopo, in quello o in un altro appartamento. Al momento la famiglia italiana si trova in un albergo a spese del comune. “Si tratta di un episodio assolutamente deprecabile, che fa venire i brividi. Io e l’amministratore dell’Ater, Francesca Aloisi, abbiamo chiesto al prefetto dell’Aquila la convocazione urgente di un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico”, ha spiegato il sindaco di Avezzano Giovanni di Pangrazio.
Davide Romano
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Siamo ridotti cosi’ male ? Possibile che non si riescano a mettere insieme un centinaio di persone e quattro giovani nerboruti non li buttino a loro volta fuori di casa ? Hanno paura di essere arrestati ? Dovrebbe essere un onore finire in galera per una causa simile. E servirebbe a chiarire da che parte stanno le istituzioni. Fosse per il sottoscritto lo farei anche subito, ma divento vecchio e queste cose le devono fare i giovani. Comunque, nella mia zona sono disponibile. La PS che ha paura degli zingari e’ proprio il colmo.