Roma, 26 gen — La Valsugana come Brokeback Mountain: per San Valentino l’Azienda per il turismo della valle più importante del Trentino si tinge di arcobaleno proponendo una clip promozionale che celebra l’amore inclusivo. Talmente inclusivo da includere solo gli omosessuali (maschi ovviamente, lesbiche non pervenute) ed escludere la maggior parte della popolazione, cioè le coppie etero.

San Valentino arcobaleno in Valsugana

Il brevissimo video, un reel pubblicato sul canale Instagram ufficiale della località, mostra un paesaggio innevato, dove una coppia, formata da due uomini e ripresa di spalle, è seduta su di un tronco godendosi il panorama incantato. Poi i due si scambiano un tenero bacio. «San Valentino si avvicina… programma la tua prossima fuga romantica in Valsugana! Goditi un panorama invernale con la tua dolce metà», si legge nel messaggio a corredo delle immagini. Sipario. O siparietto.

Inclusivi o esclusivi?

Eppure ci pareva di ricordare che ogni estate e ogni inverno migliaia di coppie e di famiglie composte da un uomo e una donna siano il motore dell’economia turistica del luogo. Una menzione inclusiva poteva essere fatta. E che dire delle coppie lesbiche? Loro non hanno diritto ad essere degnamente rappresentate? La scelta di «abbattere i pregiudizi» tingendo di arcobaleno la festa di San Valentino ha convinto la maggior parte dei follower della pagina, che si sono profusi in smancerie e cuoricini festeggiando la fine dell’Età Oscura anche sulle cime innevate del Trentino. Evidentemente, parafrasando un’altra famosa pellicola, la Valsugana Non è (più) una valle per etero.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

5 Commenti

  1. A parte il titolo San valentino alla “Brokeback mountain”, che è davvero pessimo, siamo l’unico paese occidentale che decide imperterrito di non voler sfruttare il turismo gay, senza aver ancora capito che sarebbe una manna dal cielo. Anzi, vi scandalizzate se uno spot magari è solo indirizzato ai gay. Che pena mamma mia!! In che anno siamo, 1023?

    • A E.Ricci: sfruttare… che terminologia pro tossicità di ogni genere e grado per il futuro equilibrato e sano della comunità. Dai, dai che desideri una nuova Woodstock con le pere nelle tempie. La manna era, è e sarà sempre una altra cosa… 1023, 2023,3023… l’ acqua sotto i ponti è sempre la stessa ! Prova a dirmi che è differente “molecolarmente” in meglio!

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