Roma, 5 giu – E siamo ormai all’ennesima bufala che i media allineati ci hanno rifilato sul tema «razzismo». Stavolta l’opera di sciacallaggio si è abbattuta su Seid Visin, calciatore 20enne di origini etiopi che ha condiviso la maglia delle giovanili del Milan anche con Donnarumma. E proprio «vittima di razzismo» è stato definito Seid Visin da Repubblica, ossia lo stesso quotidiano che si inventò di sana pianta la fake news sugli insulti alla Segre. A smentire la pista razzista ci hanno pensato direttamente i genitori del ragazzo: «Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo», hanno infatti dichiarato ai taccuini di Telenuova.  

I genitori: «I media hanno strumentalizzato»

Insomma, il suicidio di Seid Visin, seppur quantomai tragico, non c’entra in alcun modo con il razzismo. Di più: come riporta sempre Telenuova, i genitori del ragazzo hanno chiarito «in particolare che la lettera che in queste ore sta circolando su svariate testate giornalistiche è tratta da un post Facebook di quasi 3 anni fa. I genitori escludono con fermezza quindi ogni correlazione tra il gesto e la pista razzista, e arrivano a parlare di strumentalizzazione delle parole di Seid».

Seid Visin e la falsa pista del razzismo

Prosegue poi il post: «“Il suo colore era il colore di tutti e lui era di tutti i colori”, ha detto una di quelle mamme che lo sentono figlio. Qui razzismo e discriminazione non c’entrano. Di certo in ballo c’è la storia e ci sono le origini di Seid, ma non gli rende giustizia chi liquida con un comodo e retorico ricorso alla pelle nera un gesto che irrompe in una quotidianità in cui siamo soli anche in mezzo alla folla, in cui parliamo senza ascoltare e non condividiamo lo stesso linguaggio. Non è stato un caso il parallelo tracciato dal sindaco tra Seid e Natoly. Troppo spesso i giovani tendono al nichilismo. Aiutiamoli. Aiutiamoci».

Elena Sempione

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2 Commenti

  1. La retorica della sinistra é talmente prevedibile da risultare comica. Era un ragazzo fragile e solo. Naturalmente quei pochi episodi di razzismo e (più probabilmente) di diffidenza su una persona fragile possono fare grandi danni. Ci sono ancora troppi ignoranti che giudicano per il colore della pelle e tantissimi votano a sinistra

  2. Le cause del decesso sono ancora da accertare… Da parte dei soliti indegni c’è, su casi drammatici, la strumentale superficialità vergognosa.

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