Roma, 15 lug – A Padova non si placano le polemiche rivolte alla nuova giunta comunale, appena rieletta. L’amministrazione di centrosinistra padovana, divenuta ormai famosa per le costose politiche a favore delle lobby Lgbt, torna nell’occhio del ciclone cittadino per l’ennesimo scandalo. Da tempo, infatti, nella città veneta sembra che tutto sia lecito. Soprattutto in campo sessuale. Una nuova Woodstock all’italiana arricchita con centinaia di migliaia di euro derivati dai fondi europei.
Fate l’amore non fate la guerra
Sembra essere tornato in voga lo slogan sessantottino dei figli dei fiori che contestavano la guerra in Vietnam. Nel bel mezzo della crisi bellica tra Russia e Ucraina, oggi, a Padova una coppia sembra aver preso alla lettera il motto “fate l’amore non fate la guerra”. Peccato però lo abbia fatto nel prestigioso parco pubblico di Prato della Valle e, soprattutto, davanti a decine di cittadini. Un uomo e una donna sono stati filmati mentre facevano sesso in pieno giorno. Il breve video sta sollevando non poche polemiche nella città del Santo. Solo pochi giorni fa un altro episodio si era verificato, sempre a Padova, nei pressi della chiesa dei Servi di via Roma. Anche in quel caso, il video invase le chat e i social.
Sex on the park
Nel video si vedono chiaramente un ragazzo e una ragazza avvinghiati sessualmente. Nelle immagini la coppia non ha mostrato la benché minima preoccupazione per la presenza degli altri avventori del parco. Probabilmente il video è stato fatto verso il tramonto e, da come testimoniano le impalcature sulle statue di Prato della Valle, in tempi assolutamente recenti.
La città arcobaleno
Una volta identificata dalle indagini, la coppia padovana potrebbe trovarsi accusata di atti osceni in luogo pubblico, sempre che le varie associazioni progressiste patavine non intendano premiarla per l’atto “eroico”. Nel filmato i due risultano facilmente riconoscibili, ma attualmente la loro identità resta ignota come quella dell’autore del video. Intanto l’episodio sta scaturendo sui social varie contestazioni all’indirizzo del sindaco, appena rieletto, Sergio Giordani. Tra le forze politiche che hanno sollevato maggiori critiche alle neo-insediata giunta di centrosinistra, ci sono soprattutto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
Quando torno a Padova
Tra collettivi universitari, politica, centri sociali, associazioni Lgbt e, chi più ne ha più ne metta, Padova negli ultimi anni è ostaggio di spettacoli di ogni genere, non propriamente civili. Una realtà amplificata dall’eco mediatico e politico che le viene data dai vari onorevoli come Zan o tribune televisive. Padova oggi è una gigantesca scatola cinese che racchiude una galassia di sigle associazionistiche nelle quali militano, in pratica, quasi sempre gli stessi sodali. Un giro di centinaia di migliaia di europubblici stanziati per progetti ad hoc, e che consentono a chiunque di trasformare l’antica città del Santo in un orgia di trasgressione a cielo aperto.
Andrea Pesavento
1 commento
Diciamola tutta…, a certi soggetti non è rimasto null’ altro se non l’ esibizionismo. Triste ma vera realtà. Se potessero lo farebbero in pieno giorno.