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«Basta lockdown, non ne possiamo più»: 7 italiani su 10 contro le restrizioni anti-Covid

by Gabriele Costa
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Roma, 5 apr – I nostri connazionali non ce la fanno più. A forza di confinamenti, zone gialle e zone rosse, coprifuoco, serrate natalizie e pasquali, non può che crescere sempre di più il malcontento degli italiani nei confronti delle restrizioni anti-Covid imposte da Conte e da Draghi. I numeri, del resto, parlano chiaro: secondo un sondaggio condotto da Alessandra Ghisleri per la Stampa, infatti, quasi 7 italiani su 10 ne hanno le tasche piene delle continue chiusure. Il malessere, inoltre, non è solo economico, con 10 milioni di connazionali a rischio povertà, ma anche psicologico: come era stato ampiamente previsto, la clausura forzata ha causato numerosi danni alla psiche della popolazione.

Giovani e anziani

Chi ci ha rimesso di più, ovviamente, sono i giovani. Costretti in casa a perdere la loro gioventù, colpevolizzati come untori da una stampa criminale, i ragazzi stanno scontando più di tutti la situazione a livello psicologico. E non è un caso che, secondo il sondaggio di Euromedia Research, siano proprio gli studenti italiani i più contrari a nuove restrizioni: ben il 55 per cento. Chi invece sembra non risentire troppo di questo disagio è la popolazione anziana: solo un italiano su tre ha affermato di non aver accusato cedimenti, e di questi il 34 per cento è formato proprio dai pensionati.

Gli italiani contro le restrizioni

Se andiamo ad analizzare i dati su basi geografica, dove si accusa più stanchezza psicologica è il Nordest con ben il 45 per cento. In generale, comunque, questi casi di stress, depressioni e cedimento tra gli italiani non derivano tanto dal timore di essere contagiati, ma proprio dall’inasprimento delle restrizioni: la quotidianità è stata stravolta, posti di lavoro sono stati persi, vite sono state spezzate. È una situazione pesante e il punto di rottura non è poi così lontano. Non è un caso che, per quanto riguarda le nuove restrizioni, solo il 26,8 per cento degli intervistati è favorevole al prolungamento fino al Primo maggio, mentre il 64,3 per cento non ne vuole più sapere. Il governo Draghi è avvisato.

Gabriele Costa

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5 comments

Cesare 5 Aprile 2021 - 1:41

Dopo un anno gli italiani si sono svegliati ed hanno finalmente capito che questa normale epidemia era un modo per schiacciarli,incarcerargli illeggittimamente e ridurli in povertà bloccando ogni attività economica privata indipendente.Era chiarissima sin dall’ inizio la manovra dei poteri occulti globalisti oligarchici di una finta dittatura sanitaria basata su numeri falsati e su test inaffidabili e altre menzogne.Questa gente, che và indagata per alto tradimento della nazione,ci ha fatto pure credere che i positivi asintomatici potessero infettare gli altri!

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sere gattara 6 Aprile 2021 - 10:55

lasciamo perdere i vecchiacci che per strada insultano chi giustamente vuole respirare.. tengono solo alla loro pellaccia e stanno sempre in giro col cavolo che stanno chiusi in casa. ma non pensano che i soldi che si intascano ogni mese vengono dal poco lavoro di chi sta fallendo. aspetta che finiamo come in grecia vedi come cambiano idea.

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Adele 6 Aprile 2021 - 11:19

Perdonatemi se diffido (in generale, dei sondaggi diffido sempre) ma questa non è la mia esperienza né quella di tanti amici e amiche, iscritti come me a Fratelli d’Italia, lungo la Penisola. Esiste un clima di terrore che prevale su tutto, ed anche se non saprei certo fare una statistica, è di gran lunga maggioritario nella popolazione. So anche che chi è alla fame è letteralmente spinto nell’infame scelta di voler lavorare rischiando la salute per questo maledetto virus cinese, che ha una letalità del 3 % e uccide anche tanti quarantenni e cinquantenni. Ma ripeto, ognuno può avere il suo punto di vista su tutto quello che succede sul piano sanitario e politico da un anno e più, fatto sta che davvero il terrore è ovunque, e sinceramente non sarei nemmeno portata a farne una colpa, visto che la malattia esiste ed è molto brutta, e che i governi Conte-Speranza e ora Draghi-Speranza tutto portano tranne che l’uscita da questo incubo.

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Francesco Minniti 14 Aprile 2021 - 5:57

Concordo soltanto in parte con lei Adele.
Esiste un punto di rottura nel ragionamento da lei espresso e che possiamo raffigurare nell’attimo in cui la rabbia e l’incertezza supereranno le paure.
A quel punto sarà dura contenere le persone, stanche di sopportare questa situazione al limite della condanna penale, che preferiranno piuttosto assumersi i rischi di quanto accade, che morire in casa lentamente, sentendosi costantemente OBBLIGATA da un padre padrone che è lo stato, dal quale dobbiamo subire scelte imposte, persino quella di un premier che nessuno ha votato.
E attenzione, ormai il sentimento di uno stato nemico sta crescendo.

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Catania, cittadini protestano contro le restrizioni: arrivano i “Fantasmi del passato” 19 Aprile 2021 - 7:13

[…] dal Governo centrale, infatti, che parlano di riaperture non soddisfano né risolvono i quasi 14 mesi di chiusura per diverse tipologie d’impresa. Aprire senza condizioni tutte le attività, con protocolli di […]

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