Roma, 5 apr – I nostri connazionali non ce la fanno più. A forza di confinamenti, zone gialle e zone rosse, coprifuoco, serrate natalizie e pasquali, non può che crescere sempre di più il malcontento degli italiani nei confronti delle restrizioni anti-Covid imposte da Conte e da Draghi. I numeri, del resto, parlano chiaro: secondo un sondaggio condotto da Alessandra Ghisleri per la Stampa, infatti, quasi 7 italiani su 10 ne hanno le tasche piene delle continue chiusure. Il malessere, inoltre, non è solo economico, con 10 milioni di connazionali a rischio povertà, ma anche psicologico: come era stato ampiamente previsto, la clausura forzata ha causato numerosi danni alla psiche della popolazione.
Giovani e anziani
Chi ci ha rimesso di più, ovviamente, sono i giovani. Costretti in casa a perdere la loro gioventù, colpevolizzati come untori da una stampa criminale, i ragazzi stanno scontando più di tutti la situazione a livello psicologico. E non è un caso che, secondo il sondaggio di Euromedia Research, siano proprio gli studenti italiani i più contrari a nuove restrizioni: ben il 55 per cento. Chi invece sembra non risentire troppo di questo disagio è la popolazione anziana: solo un italiano su tre ha affermato di non aver accusato cedimenti, e di questi il 34 per cento è formato proprio dai pensionati.
Gli italiani contro le restrizioni
Se andiamo ad analizzare i dati su basi geografica, dove si accusa più stanchezza psicologica è il Nordest con ben il 45 per cento. In generale, comunque, questi casi di stress, depressioni e cedimento tra gli italiani non derivano tanto dal timore di essere contagiati, ma proprio dall’inasprimento delle restrizioni: la quotidianità è stata stravolta, posti di lavoro sono stati persi, vite sono state spezzate. È una situazione pesante e il punto di rottura non è poi così lontano. Non è un caso che, per quanto riguarda le nuove restrizioni, solo il 26,8 per cento degli intervistati è favorevole al prolungamento fino al Primo maggio, mentre il 64,3 per cento non ne vuole più sapere. Il governo Draghi è avvisato.
Gabriele Costa
5 comments
Dopo un anno gli italiani si sono svegliati ed hanno finalmente capito che questa normale epidemia era un modo per schiacciarli,incarcerargli illeggittimamente e ridurli in povertà bloccando ogni attività economica privata indipendente.Era chiarissima sin dall’ inizio la manovra dei poteri occulti globalisti oligarchici di una finta dittatura sanitaria basata su numeri falsati e su test inaffidabili e altre menzogne.Questa gente, che và indagata per alto tradimento della nazione,ci ha fatto pure credere che i positivi asintomatici potessero infettare gli altri!
lasciamo perdere i vecchiacci che per strada insultano chi giustamente vuole respirare.. tengono solo alla loro pellaccia e stanno sempre in giro col cavolo che stanno chiusi in casa. ma non pensano che i soldi che si intascano ogni mese vengono dal poco lavoro di chi sta fallendo. aspetta che finiamo come in grecia vedi come cambiano idea.
Perdonatemi se diffido (in generale, dei sondaggi diffido sempre) ma questa non è la mia esperienza né quella di tanti amici e amiche, iscritti come me a Fratelli d’Italia, lungo la Penisola. Esiste un clima di terrore che prevale su tutto, ed anche se non saprei certo fare una statistica, è di gran lunga maggioritario nella popolazione. So anche che chi è alla fame è letteralmente spinto nell’infame scelta di voler lavorare rischiando la salute per questo maledetto virus cinese, che ha una letalità del 3 % e uccide anche tanti quarantenni e cinquantenni. Ma ripeto, ognuno può avere il suo punto di vista su tutto quello che succede sul piano sanitario e politico da un anno e più, fatto sta che davvero il terrore è ovunque, e sinceramente non sarei nemmeno portata a farne una colpa, visto che la malattia esiste ed è molto brutta, e che i governi Conte-Speranza e ora Draghi-Speranza tutto portano tranne che l’uscita da questo incubo.
Concordo soltanto in parte con lei Adele.
Esiste un punto di rottura nel ragionamento da lei espresso e che possiamo raffigurare nell’attimo in cui la rabbia e l’incertezza supereranno le paure.
A quel punto sarà dura contenere le persone, stanche di sopportare questa situazione al limite della condanna penale, che preferiranno piuttosto assumersi i rischi di quanto accade, che morire in casa lentamente, sentendosi costantemente OBBLIGATA da un padre padrone che è lo stato, dal quale dobbiamo subire scelte imposte, persino quella di un premier che nessuno ha votato.
E attenzione, ormai il sentimento di uno stato nemico sta crescendo.
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