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Sopravvive a un incidente e diventa testimonial sicurezza stradale: muore in un secondo schianto

by Cristina Gauri
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Forlì, 28 set – Era sopravvissuto miracolosamente a un terribile incidente stradale avvenuto nel gennaio del 2019. Per dare un senso alla sofferenza, ai momenti passati tra la vita e la morte, aveva deciso di diventare testimonial per la sicurezza stradale, girando per le scuole della provincia e spiegando agli alunni che la vita è una sola e sulla strada bisogna prestare la massima attenzione. Fino allo schianto di sabato sera. Stavolta, per Andrea Severi, 26enne di Meldola (Forlì), l’incidente è stato fatale. 

Le cause dell’incidente sono ancora tutte da chiarire. Severi stava guidando il proprio automezzo sulla provinciale Bisentina dal suo comune di residenza verso Forlì, quando ha perso il controllo dell’auto ed è andato a schiantarsi contro un albero oltre la carreggiata opposta. Al suo fianco c’era la giovanissima fidanzata 19enne, che rimasta leggermente ferita è riuscita a chiamare subito i soccorsi. All’arrivo dei mezzi e del personale medico, per il 26 enne non c’era più niente da fare. 

Il 19 gennaio del 2019 Severi, che si trovava su di un furgone guidato dal fratello, era rimasto coinvolto nel tamponamento di un camion. Una volta estratto dalle lamiere era stato portato e operato d’urgenza all’ospedale, facendo rimanere tutti con il fiato sospeso. Un’esperienza che lo aveva segnato a tal punto da volerla raccontare ai ragazzi delle scuole superiori di Forlì, nel corso di un incontro organizzato dall’Asl e dai medici della Traumatologia dell’Asl Romagna. Per avvalorare la sua testimonianza erano presenti con lui il padre, Romano, poliziotto in pensione della Questura di Forlì, e la zia, infermiera. Li accompagnava Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Amici della polizia stradale) che con un post su Facebook lo ha ricordato così: «Lo sfortunato ragazzo aveva subito un altro grave trauma cranico per un precedente incidente stradale, e il padre aveva portato la sua drammatica testimonianza con la zia infermiera in un incontro con i giovani delle scuole superiori».

Cristina Gauri

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Fabio Crociato 30 Settembre 2020 - 7:03

Misteri… fatali. Impressionante.

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