Roma, 17 giu – Una task force tira l’altra, approntabile per ogni ambito dello scibile. Dall’inizio dell’epidemia di coronavirus si fa prima a contare le giornate soleggiate che i gruppi di esperti messi in campo dal governo, con il solo risultato di scatenare un irrefrenabile effetto domino. L’avvento del nuovo paternalismo non poteva esimersi dal partorire un’apposita task force sul sesso. Stavolta sarà utile? Dubbi a riguardo non possono mancare, sta di fatto però che conclusa la parentesi di quella creata ad hoc per far gestire all’equipe di Vittorio Colao la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza, un po’ come in un videogioco si passa al terzo livello. L’idea dell’ennesimo gruppo di esperti pronto a prenderci per mano e illuminarci la strada dell’attività sessuale al tempo del virus, nasce dalla nuova campagna educational di Durex: ‘Safe is the new normal’. Il brand del profilattico ha insomma deciso di promuovere una serie di comportamenti consapevoli, visto il periodo piuttosto delicato.
Giovani distratti e calo del desiderio
Un’iniziativa in collaborazione con Anlaids, prima associazione italiana sorta nel 1985 per contrastare la diffusione dell’Hiv, che consentirà la creazione di una vera e propria task force che intende trasmettere messaggi appositi sul sesso sicuro. Partendo da alcuni dati abbastanza emblematici: durante il lockdown l’83% delle persone intervistate ha dichiarato di aver subito un calo del desiderio e di conseguenza dell’attività sessuale. In pochi hanno al contrario sostenuto di aver mantenuto il livello di desiderio e di attività sessuale che avevano nel periodo pre-lockdown. In base al sondaggio i motivi di questa preoccupante decadenza sono la crescente ansia, la presenza dei bambini in casa, il terrore del contagio e le misure restrittive che hanno imposto il distanziamento sociale. Secondo i promotori di questa iniziativa però, anche prima dell’emergenza coronavirus i cittadini avevano scarse conoscenze su rischi e pericoli per la salute generati dalle malattie sessualmente trasmissibile. I più giovani sarebbero troppo poco attenti a riguardo, vivendo il sesso senza preoccuparsi a dovere delle eventuali infezioni. Di qui la necessità di spingere tutti a una maggiore prevenzione.
Ecco chi farà parte della task force
Ma chi farà parte della task force che ci fornirà consigli sul sesso? Medici e scienziati ovviamente “esperti” in materia, un gruppo che sarà guidato da Massimo Galli, professore e infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, noto alla comunità scientifica per il suo impegno nella ricerca sull’Hiv e adesso anche sul Covid. Ci saranno poi la dottoressa Sonia De Balzo, sessuologa dell’ospedale Cotugno di Napoli specializzata in psicologia clinica e dello sviluppo, il dottor Alberto Venturini, psicologo psicoterapeuta cognitivo della struttura complessa malattie infettive ospedale Galliera di Genova e la dottoressa Alessandra Scarabello, dermatologa dell’inmi Lazzaro Spallanzani di Roma.
La sessuologa Sonia De Balzo afferma che adesso è “di primaria importanza sollecitare l’opinione pubblica ad adottare un approccio consapevole su quanto ci accade intorno, al fine di promuovere un’opera di sensibilizzazione riguardo alla prevenzione del contagio del virus Covid-19, e ancor di più, del virus dell’Hiv e delle altre malattie a trasmissione sessuale“. E secondo il professor Galli, non può stupire che “una malattia trasmissibile per via aerea e per contatto diretto abbia condizionato anche i comportamenti sessuali di questo periodo”, facendo sì che le persone percepiscano gli altri “come pericolo”. Eppure “la crisi causata da Covid – afferma Galli – offre l’opportunità di ripartire ‘bene’ anche da questo punto di vista, cogliendo l’opportunità di programmi educativi volti ad estendere i comportamenti responsabili anche all’ambito sessuale”.
Eugenio Palazzini
5 comments
Hahahahahaha, ma perché, la “tasche force” va in giro a controllare? Istituiranno il “guardone civico”? 🤔🙄😂😁😷
Questa ci mancava.
Dopo averci incarcerati per il delitto di pavidità e credulità ora i massoni oligarchici(contrapposti a quelli democratici) ci vogliono entrare nel letto.Nel frattempo ci vogliono togliere il contante, cioè il frutto del nostro lavoro che pretendono di tenere solo nelle loro banche private.Tra un po’ ci chiederanno le mogli per allenarle a fare meglio il sesso con qualche loro burattino
credi pure alla favola dei massonibuoni e quelli cattivi?
Il massone buono è il massone morto.
Inizio a temere che tu abbia ragione. Se una persona appartiene e giura fedeltà ad un gruppo massonico non può avere la stessa fedeltà nei confronti dei concittadini e dell’Italia. Vanno eliminati.