Roma, 16 gen – Gli ultimi dati Istat sono chiari: per gli italiani, soprattutto se giovani, avere un lavoro comincia a diventare una chimera. E se vi dicessero che quello che è un incubo per i locali, si tramuta invece in un sogno per gli immigrati, che da noi lavoro lo trovano e in abbondanza? Non è una vaga impressione, sono le cifre a dimostrarlo. Lo ha spiegato molto bene una recente inchiesta di Marco Cobianchi per True Numbers, sito di data journalism che fornisce, per l’appunto, dati attraverso cui leggere le dinamiche del presente. E questi, di numeri, raccontano una realtà inquietante. True Numbers ha infatti scomposto il tasso di occupazione italiano, distinguendo quello dei lavoratori immigrati da quello degli autoctoni, cosa ci dice questa operazione? In tutti i Paesi considerati (Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Olanda, Grecia, Danimarca) i locali hanno un tasso di occupazione superiore agli immigrati. Nel Regno Unito i britannici hanno un tasso del 73,6%, gli immigrati del 70,6%, in Spagna parliamo del 59% degli spagnoli contro il 54,7% degli stranieri, in Francia abbiamo il 64,7% dei francesi contro il 50,2% degli immigrati. È così ovunque: in Belgio 62,6% contro 53,7%, in Danimarca 74,9% contro 65,6%, in Germania 76% contro 61,7%, in Grecia 51,3% contro 49,5%, in Olanda 75% contro 61,1%, in Portogallo 64,3% contro 60,9%. La prima cifra è sempre il tasso di occupazione dei locali, la seconda quello degli immigrati: i primi lavorano sempre più degli stranieri.
L’unico Paese in cui gli immigrati presentano un tasso di occupazione superiore ai locali è l’Italia: il 56,3%, per gli italiani, contro il 58,6% degli stranieri. Non solo: il tasso di occupazione degli italiani è di circa il 10% inferiore rispetto alla media europea, mentre il tasso di occupazione degli immigrati che stanno in Italia è inferiore alla media europea soltanto dell’1,6%. Sono più «europei» loro di noi, almeno riguardo alla dinamica occupazionale. L’Italia è anche l’unico Paese che ha un tasso di occupazione degli immigrati extracomunitari superiore a quello dei locali: più 1,5%. Interessante è anche la dinamica per fasce d’età: nei lavoratori tra i 15 e i 24 anni, gli extracomunitari mostrano un tasso di occupazione superiore del 7,3% ai loro colleghi italiani della stessa età. Eppure è la fascia anagrafica in cui più alta è la disoccupazione degli autoctoni.
Insomma, laddove più gli italiani faticano, meglio si trovano invece gli immigrati. Nella classe di età 25-29 anni gli immigrati hanno un tasso di occupazione superiore ai pari età italiani dello 0,9%. Le cose vanno un po’ meglio solo per i «vecchietti»: nella fascia d’età 30-34 anni, il tasso di occupazione degli italiani è superiore del 7,3% , in quella 35-39 anni del 7,2%, in quella 40-44 del 5,2%. Anche il dato riguardo al genere sorprende: nel 2015, gli uomini italiani mostravano un tasso di occupazione inferiore del 4,2% rispetto agli uomini extracomunitari. Le donne italiane, nello stesso anno, avevano un tasso di occupazione superiore dello 0,8% rispetto alle donne extracomunitarie. La media europea era però 6,7% a favore degli uomini locali e addirittura del 17,1% a favore delle donne locali. Insomma, un vero paese di Bengodi. Solo per chi viene da fuori, però.
Adriano Scianca
in fondo dovrebbe essere questo il fine nemmeno tanto nascosto di questa invasione : creare una massa di lavoratori a basso costo e rendere ricattabili anche gli italiani, costringendoli così a rinunciare ai diritti acquisiti con le lotte delle scorse generazioni : o accetti di essere sottopagato o c’è la strada, perchè c’è la fila per quel posto.
Questo non è niente, aspettiamo di vedere ciò che combineranno i due ”bugiradissimi” dell’epoca repubblicana (ha ragione Travaglio).
Berlusca e Pinocchio Matteo: pronto il nuovo governo della prossima legislatura (Nazareno ad oltranza….).
È proprio quello l’obiettivo : distruggere il senso nazionale di ogni nazione europea, creare un “cittadino europeo” figlio e nipote di migranti che non ha alcun sentimento nazionale per lo Stato che lo ospita.Gli indigeni saranno occupati a discettare di omofobia,di famiglie di fatto, di uguali diritti e di razzismo, i migranti continueranno a fare quello che hanno sempre fatto : figli.Basta andare su wikipedia e scrivere “piano kalergi” , ideato negli anni 20 da uno psicopatico razzista che diceva le stesse cose di Hitler, peccato che la razza padrona é quella cui Kalergi stesso apparteneva, però se leggi il main kampf ti devi vergognare , se contribuisci al piano kalergi vinci persino un premio ! Chiedere alla Merkel…