La notte scorsa, infatti, il giovane Dibba Dawda, gambiano di 23 anni, è stato arrestato in quanto responsabile di una lista di reati non indifferente: tentato omicidio aggravato, lesioni aggravate e porto d’armi e oggetti atti ad offendere. Il giovane è stato trovato con la maglietta insanguinata ed una bottiglia rotta in mano usata come se fosse una spada, intento a cercare di dare fuoco a delle sterpaglie.
Privo di documenti, è stato portato in ospedale dove ha continuato il suo spettacolo. All’interno degli ambulatori erano presenti due persone che erano state ferite proprio da Dibba Dawda il quale, una volta riconosciutole, ha minacciato di sgozzarle. Il clandestino, ovviamente già conosciuto per i suoi precedenti è stato arrestato e infine tradotto nel carcere di Poggioreale, diventando l’ennesimo frutto di quell’accoglienza “senza se e senza ma” che proprio in questo momento viene celebrata a Milano con una marcia.
Giacomo Bianchini