Roma, 29 ott – A che servono più di 1,8 miliardi in vaccini e medicinali anti Covid per il 2022? Alla terza dose obbligatoria, nel senso che andrà fatta per rinnovare il green pass. Se si legge la bozza della legge di Bilancio approvata ieri in Cdm, si scopre che il governo Draghi intende proseguire anche l’anno prossimo con vaccino e certificazione verde. “Per il 2022 sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid”, recita il comunicato stampa. Secondo il meccanismo dell’obbligo indiretto, dunque, l’esecutivo punta a far fare la terza dose a tutti. Nel senso che con l’obbligo di green pass per andare al lavoro, la stragrande maggioranza dei vaccinati farà anche la terza dose.
Terza dose, nella legge di Bilancio 1,8 miliardi in vaccini per il 2022
Certo, manca ancora il via libera degli esperti ad estendere il richiamo alla popolazione generale. E soprattutto è ancora presto, deve prima scadere la cosiddetta copertura di chi ha completato il ciclo vaccinale. Ecco perché servono così tanti vaccini per il 2022. Allo stato attuale, come è noto, la terza dose è prevista solo per fragili, residenti nelle Rsa, over 80 e personale sanitario. Ma presto diranno che la terza dose è meglio farla tutti. Oppure, molto più semplicemente, andrà fatta perché scade il green pass. I numeri parlano chiaro. Come risulta dalla Nota di aggiornamento al Def, per l’anno in corso sono stati stanziati 2,8 miliardi per il Fondo acquisti vaccini anti Covid e farmaci per la cura dei pazienti con Covid. Per i vaccini il grosso della spesa: 2,1 miliardi. Solo 700 milioni invece per curare il Covid: 300 milioni per l’acquisto del Remdesivir e 400 milioni per gli anticorpi monoclonali. Per l’anno prossimo dunque stessa linea: vaccini e non cure.
Le fughe in avanti per il richiamo vaccinale per tutti
Sulla terza dose già numerosi esperti hanno detto che va fatta a tutti e il sottosegretario alla Salute Pierpalo Sileri lo considera uno scenario plausibile. Poi si registrano fughe in avanti, come quella di Guido Bertolaso oggi sul Corriere. “Dobbiamo correre con le terze dosi anche per i più giovani, soprattutto gli immunizzati con AstraZeneca”, dice il consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale. “Gli over 60 che hanno ricevuto AstraZeneca si sbrighino con la terza dose, se sono già trascorsi sei mesi dall’ultima iniezione. E vanno coinvolti anche gli under 60 e gli insegnanti immunizzati con questo farmaco. Mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi a farlo presto”. E poi tocca agli altri, ai govani. A sentire l’ex capo della Protezione civile, “a dicembre probabilmente allargheremo la campagna anche a loro. E presto proteggeremo con la prima dose i bambini dai 5 agli 11 anni, così vaccinerò la mia nipotina”. Per quanto riguarda gli under 12 in verità non c’è ancora l’ok dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.
Il richiamo serve per rinnovare il green pass
In conclusione, terza dose per rinnovare il green pass. Ma come, la certificazione verde ci sarà anche nel 2022? A quanto pare sì, anche se non c’è ancora niente di ufficiale. I soldi per i vaccini, però, sono già stanziati. Basta fare due più due…
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Servono per mantenere in piedi i loro sponsor e continuare a prendere la paghetta dalle #BigPharma oltre alla pagona che gli pagano gli italiani.
Però gli invalidi devono vivere con meno di chi percepisce il reddito di cittadinanza ma è perfettamente sano e potrebbe lavorare.
Vanno appesi tutti, il prima possibile o al limite fatti morire di fame, cambiando banca
https://massimosconvolto.wordpress.com/2016/12/02/banca-materassi/
come il Conte Ugolino 😀