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Il trans che non voleva essere chiamato mamma perde la causa: “Chi partorisce è madre”

by Ilaria Paoletti
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trans

Londra, 16 nov – Un uomo transgender (per i meno avvezzi, era donna e ora è uomo ma avendo ancora l’utero ha dato alla luce un bambino) si è visto respingere l’appello per la causa da lui/lei intentata per essere nominato come “padre” sul certificato di nascita di suo figlio. Per i giudici della Corte Suprema inglese non era un “punto di diritto discutibile”. Per la legge inglese, infatti, chi partorisce è (ancora) una madre.

Il trans vuole essere “padre” o “genitore”

Il giornalista Freddy McConnell, 34 anni, voleva essere registrato come “padre” o “genitore” e ha detto che costringerlo a essere registrato come madre ha violato il suo diritto umano al rispetto della vita privata e familiare. Il “mammo” ha già perso due round di una battaglia legale da lui stesso intrapresa. Un giudice, infatti, si è pronunciato contro di lui nel 2019 dopo un’udienza dell’Alta Corte e tre giudici della Corte d’appello hanno respinto un appello all’inizio di quest’anno. Il wannabe padre (sui documenti) ha quindi presentato ricorso alla Corte Suprema. E i giudici hanno respinto la sua domanda e hanno deciso di non prendere in considerazione il caso. La portavoce della Corte Suprema ha detto, infatti, che i giudici si sono rifiutati di dare il permesso a esaminare tale caso, perché non solleva “punto di diritto discutibile” che “dovrebbe essere considerato”.

Un “uomo” partorisce?

McConnell è un genitore single: è nato donna ma ora vive da uomo dopo un intervento chirurgico. Dieci giorni dopo essere diventato legalmente un uomo, ha avuto accesso allo sperma di un donatore e, poiché aveva deciso di mantenere il suo utero, era nella posizione di essere un “uomo incinta”. McConnell, un giornalista multimediale che lavora per il Guardian, ed è stato biologicamente in grado di rimanere incinta nel 2017. Quando ha partorito nel 2018, era quindi legalmente un uomo. Voleva quindi essere registrato come padre o genitore, ma la legge inglese sostiene ancora che le persone che partoriscono siano registrate come madri.

“Non tutti i trans vogliono essere madri”

Sir Andrew McFarlane, presidente della Family Division of the High Court e il più anziano giudice del tribunale di famiglia in Inghilterra e Galles, ha stabilito che le persone che hanno partorito sono legalmente madri, indipendentemente dal loro sesso, e ha affermato che esiste una “differenza materiale tra il sesso di una persona e il suo status di genitore“. I giudici hanno affermato che qualsiasi modifica alla legge spetta al Parlamento e non ai tribunali. “Non abbiamo idea, ad esempio, se tutti gli uomini trans si oppongano all’uso della parola “madre” per riferirsi a loro quando hanno dato alla luce un bambino”, hanno detto.

Prima vuole la privacy, poi gira documentari

McConnell, sempre ad evidenziare la sua incoerenza, aveva precedentemente chiesto alla Corte di mantenere la sua identità – e quella di suo figlio – estranee al pubblico dominio. Ma dopo che è stato rivelato che aveva realizzato un film sul suo percorso verso la genitorialità – invitando le telecamere nella sala parto – un giudice ha revocato le restrizioni di segnalazione che si applicavano a Freddy stesso. Il giudice ha spiegato che non poteva aspettarsi di rimanere anonimo mentre invitava i giornalisti al suo parto …

Ilaria Paoletti

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3 comments

Sergio Pacillo 16 Novembre 2020 - 8:24

Povero figlio.

Reply
Fabio 16 Novembre 2020 - 9:40

E poi invece di togliere i figli a questi malati di mente, li tolgono a persone normali ma povere…

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jenablindata 16 Novembre 2020 - 10:08

….
dio mio,che roba:
questo maledetto mondo
è IMPAZZITO:
si è fritto il cervello fino all’ultimo
neurone.

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