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Trapani, rivolta al centro di accoglienza. Immigrati incendiano tutto e si buttano dalle finestre

by Cristina Gauri
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Trapani, 23 set – Una notte di tensione e disordini al Cas di Valderice in provincia di Trapani. La struttura che ospita gli immigrati in quarantena – come previsto dal protocollo per il contenimento del coronavirus – è stata infatti teatro di una sommossa iniziata da alcuni extracomunitari che hanno scatenato il finimondo: gridando e imprecando gli ospiti hanno incendiato i materassi e gli arredi del centro mentre due tunisini, nel tentativo di fuggire dall’isolamento, si sono gettati dalle finestre riportando fratture in diversi punti del corpo. Grazie al tempestivo intervento dei mezzi di soccorso i feriti sono stati trasportati nel più vicino ospedale dove sono ora ricoverati sotto osservazione. I roghi appiccati dagli immigrati hanno reso necessario l’intervento, oltre che delle forze dell’ordine, anche dei Vigili del fuoco che hanno domato l’incendio. Una parte della struttura è stata dichiarata inagibile per i danni causati dalle fiamme.

Le prime avvisaglie della rivolta si erano rivelate nel primo pomeriggio, quando la situazione si era fatta improvvisamente tesa tra gli ospiti all’interno di Villa Sant’Andrea in attesa di sottoporsi al tampone laringo-faringeo. Alcuni hanno iniziato a protestare, altri sono anche fuggiti. Poi l’apparente calma, fino a sera, quando è scoppiato l’inferno.

Manifestazioni di insofferenza simile si stanno ripetendo ovunque e con sempre maggiore frequenza all’interno delle strutture deputate all’accoglienza dello Stivale. Come quella avvenuto il 4 settembre scorso sempre in Sicilia, al centro ex Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento, e che è costata la vita a un ventenne eritreo; nel tentativo di fuggire il ragazzo è stato travolto e ucciso da un’auto pirata lungo la Strada Statale 115. Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche i tre agenti che lo stavano inseguendo per bloccarlo e riportarlo al centro, anch’essi investiti dalla stessa vettura. Due di loro hanno riportato traumi e contusioni varie, guaribili in pochi giorni. E’ andata peggio al terzo, che ha subìto una brutta frattura ed è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Cristina Gauri

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