Roma, 25 feb — Grazie, Lucia Annunziata, per averci ricordato quanto è profondo e rivoltante il disprezzo ipocrita, spesso silente, che il progressista medio prova nei confronti dei «cari inferiori». A furia di tacerlo per comparire sempre sugli spalti dei «buoni», capita — molto spesso in realtà — che la sua reale natura esca prepotentemente, e vilmente, nei momenti più inaspettati. Ma fa lo stesso: il radical chic sbaglia ma non paga pegno, tuttalpiù lo si rimbrotta, più spesso lo si giustifica. La catasta di legno per il rogo è riservata ai politicamente scorretti.
Annunziata e Di Bella, che figuraccia
E’ accaduto così che ieri sera, nel corso dell’edizione straordinaria del Tg3 Lucia Annunziata e Antonio Di Bella (giornalista ed ex direttore di Rai 3) hanno involontariamente fatto sapere a milioni di spettatori la propria opinione sulle immigrate ucraine in Italia. Mentre il telegiornale trasmetteva un’intervista al segretario del Pd Letta in cui veniva espressa vicinanza al popolo ucraino e alle «centinaia di migliaia di persone che si sono integrate nel nostro Paese», la Annunziata — non accorgendosi del microfono acceso — con un tono di voce tra il disgustato e il seccato ha commentato: «Centinaia di migliaia di cameriere e badanti», imbeccata da Di Bella, che ha aggiunto: «E amanti».
Il razzismo e sessimo dei radical chic…
Splendido, no? In un sol colpo cade il velo della sinistra che si professa contro gli stereotipi di genere, contro il sessismo, contro i pregiudizi razzisti e quelli di «classe». Quella sinistra che da 24 ore si spertica in dichiarazioni di solidarietà e di vicinanza al popolo ucraino, salvo poi etichettarlo come un popolo di «cameriere, badanti e amanti». Schiave da letto e da appartamento degne giusto di raccattare da terra i nostri stracci o fare il bidet alla nonna non più autosufficiente, di cui non ci si vuole più occupare. Donne di serie B, a cui si fanno incubare embrioni, come vacche da monta, per qualche migliaio di euro; che spazzano i nostri pavimenti e puliscono i cessi delle donne di serie A — come l’Annunziata. Del resto parliamo di un tipo di immigrate che si può certamente disprezzare: sono bianche, tanto per cominciare, e cristiane, e appaiono come una delle comunità meglio integrate nel tessuto sociale del Paese. Orrore!
…e la spaventosa ignoranza
Non importa, quindi, se la comunità ucraina è una delle più attive — tra quelle straniere in Italia — nel mondo imprenditoriale, con il 54,5% di imprenditrici (donne, quindi) di nazionalità ucraina. Doppia figuraccia per l’Annunziata, i cui pregiudizi stereotipati e pesantemente sessisti — per usare un termine che a lei piace tanto — quindi, vanno a farsi benedire. La giornalista si è in seguito scusata per l’infelicissima uscita parlando di «Frasi che al di là del contesto e delle intenzioni sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità. Un inciampo che un conduttore dovrebbe sempre saper evitare». Ma il problema, cara Annunziata, non sta nell’aver pronunciato quelle parole: il suo guaio è l’averle pensate.
Cristina Gauri
6 comments
averne in italia,di donne ucraine….
l’annunziata non fa testo:
con quella faccia lì la vedo più adatta a fare la kapo in qualche campo di sterminio,
e taccio per umana pietà,
di quello che penso del suo cervello nazisinistrofemminista.
Questo è il livello della stragrande maggioranza dei ns. informatori, pensatori e opinionisti. Guardano alla pagliuzza, stanno nel loro orticello sempre maggiormente sporco, biasimando gli altri senza mai porsi un perché.
Non gliene frega niente se fino a oggi in Ucraina il livello di sicurezza è tendente a zero, la giustizia inesistente, la corruzione disumana, la discriminazione verso i russofoni totale, la speculazione a mille e il livello di vita generale strozzato davanti all’ arricchimento, alla tossicità, alla arroganza di “satrapi” prezzolati di ogni genere e grado.
Indicano le badanti, le amanti senza neppure rendersi conto che la presenza delle stesse sta a significare la presenza di profondi vuoti fisici e morali in una certa parte della ns. società davvero marcia ma con la pretesa ancora di giudicare e di comandare.
Che alzassero almeno il loro deretano da quelle immeritate sedie! A già si sarebbero cagati sotto a girare per le strade della Ucraina…, ma questo non lo dicono.
Notizia piu’ clamorosa di questa che non sorprende affatto è l’appoggio ai globalisti liberali marxisti anti Putin di Salvini e della Meloni e quindi il tradimento del centrodestra istituzionale alle istanze a favore del libero arbitrio e delle identità nazionali.
[…] Le ucraine? “Cameriere, badanti, amanti”: il disprezzo radical chic dell’Annunziat… […]
Si chiama invidia femminile… E L ‘annunziata ha buoni motivi per esserlo!!!!!!
Infatti è più intelligente che bella 😀